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Quella che poteva essere la gara della svolta, si è trasformata in una autentica mazzata. La Reggina cancella quanto di buono fatto vedere in questo inizio di 2013, tradita da errori difensivi ai limiti dell’impresentabile. Un girone dopo, la matricola Lanciano torna a far suonare l’allarme…
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ERRORI E BELLE STATUINE…Dionigi lascia invariato l’undici che ha battuto il Padova, con Bombagi che vince il ballottaggio a danno di Hetemaj. Sul fronte rossonero, Gautieri se la gioca col tridente offensivo, lanciando a sorpresa Fofana. L’avvio di gara, conferma le ipotesi della vigilia: ritmo blando e tanti errori, sia dall’una che dall’altra parte. Il clima soporifero, si spezza al minuto 11, quando sugli sviluppi di un calco d’angolo, Di Bari viene steso al momento di battere a rete da due passi: rigore evidente, che Tommasi non concede. Otto minuti più tardi, il Lanciano passa al primo affondo. Volpe disegna una punizione a spiovere verso il centro dell’area, con i difensori reggini che rimangono inspiegabilmente a guardare e Baiocco che si ferma a meditare sull’uscita: Fofana ringrazia le belle statuine in maglia bianca, incornando indistrubato e mettendo in fondo al sacco. La reazione della Reggina oscilla tra lo sterile e l’inesistente: Di Michele al 30′ timbra l’unico tiro in porta della prima frazione (acrobazia che termina sopra la traversa), ma 5 minuti prima Plasmati si era divorato la palla del raddoppio, mancando goffamente il controllo della sfera su invito di Piccolo. Al 38′, la compagine dello Stretto si addormenta di nuovo, regalando a Fofana un’altro colppo di testa in beata solitudine: per fortuna di Baiocco, la mira dell’attaccante rossonero stavolta è imprecisa.
COMI, LA DOLCE ILLUSIONE- Nella ripresa, l’atteggiamento dell’undici di Dionigi sembra finalmente più propositivo, ma in termini di concretezza c’è poco da registrare. A doversi mangiare le mani è nuovamente il Lanciano, che al 13′ fallisce nuovamente il colpo del ko, con Volpe che conclude di poco alto dopo la discesa di Piccolo. Al 17′, il lampo improvviso: splendida l’azione di prima imbastita da Bombagi, con Rizzato che rifinisce mettendo in mezzo un cross al bacio, e Comi che finalizza avventandosi sul pallone con il solito istinto del bomber di razza.
NUOVI DISASTRI-Trovato l’1-1, la Reggina per pochi minuti dà la sensazione di poter far sua la gara. Al 24′ Di Michele ha il pallone del sorpasso, ma commette l’errore di colpire di testa, invece che tentare lo stop a seguire: l’azione sfuma, ed è l’inizio della fine. Al 27′ infafti, il cross dalla destra di Almici trova un Ely incredibilmente fermo: Falcinelli, entrato un quarto d’ora prima al posto dello sterile Plasmati, non si lascia pregare, disegnando una parabola aerea che gonfia la rete alla sinistra di Baiocco (il portiere amaranto, forse avrebbe potuto fare qualcosa di più). Incassata la doccia fredda, Dionigi si gioca prima la carta Gerardi, sostituendo Bombagi e passando a tre in avanti. Lo schieramento diventa addirittura a trazione anteriore, quando Campagnacci prende il posto di Antonazzo. La speranza che le mosse in corso d’opera portino allo stesso epilogo di Modena, finisce col naufragare. Dietro si balla paurosamente, ed al 39′ Di Bari regala a Piccolo una palla d’oro: Baiocco stavolta risponde presente, respingendo il tiro da due passi dell’avversario. I titoli di coda, vedono Rizzato e compagni produrre solo qualche calcio d’angolo: su uno di questi tuttavia, Ely potrebbe riscattare un pomeriggio da incubo, ma il suo colpo di testa si perde di un soffio a lato. A tempo scaduto, il tris dei locali: con la Reggina tutta sbilanciata in avanti, Falcinelli approfitta di una prateria a disposizione e serve Mammarella, con quest’ultimo che vanifica l’uscita di Baiocco con uno splendido pallonetto. Per la Reggina è game over, martedì sera con lo Spezia saranno davvero poche le alternative ai tre punti…
fer.iel.-reggionelpallone.it
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