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Tra gentiluomini basta uno sguardo, e una stretta di mano. Nel gennaio 2011 Sebastiano Siviglia, al crepuscolo di una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, era pronto ad abbracciare la Reggina per un ultima esperienza da giocatore. Qualche giorno di allenamento al S.Agata, poi la decisione di appendere le scarpette al chiodo. Figlia di una sensazione precisa, quella di aver dato tutto sul rettangolo di gioco: “Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera con la maglia della Reggina, nella mia Calabria. Non ho riavvertito gli stimoli giusti, non mi sentivo in grado di competere come avrei voluto. Piuttosto che prendere in giro i tifosi amaranto e il presidente Foti, ho abbandonato a malincuore l’idea di chiudere la carriera a Reggio Calabria. Peccato, in amaranto sarei venuto di corsa: magari si fossero create le condizioni qualche anno prima…”
Salutato il calcio giocato, nella passata stagione Siviglia ha vissuto la prima esperienza da allenatore, alla guida della Primavera della Nocerina, la retrocessione del club campano ha forzato la separazione: “Giudico positivamente il primo approccio con la panchina, sono stati mesi formativi, ho imparato tanto. Principalmente ho capito quanto è duro il mestiere dell’allenatore, bisogna avere capacità tecnico-tattiche e gestire psicologicamente il gruppo, lavorando con i giovani almeno c’è meno pressione e più possibilità di sperimentare”. In questi mesi l’ex difensore della Lazio sta frequentando a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-Uefa Pro, l’intenzione è quella di tornare presto in panchina: “La prossima stagione spero di tornare in sella, mi piacerebbe continuare a lavorare con i giovani, avrei la possibilità di crescere con calma. Il calcio al giorno d’oggi è sempre più frenetico, i progetti nascono e muoiono in un mese, non mi sento pronto per un club professionistico”.
Il matrimonio sfumato con la Reggina due anni fa, può concretizzarsi in altre forme nel prossimo futuro? Il diretto interessato non smentisce: “Con il presidente Foti siamo in ottimi rapporti, non nego che mi piacerebbe lavorare nel settore giovanile amaranto. Sono nato e cresciuto a Palizzi, torno in Calabria appena possibile, sento fortemente il legame con la mia terra. E’ ancora presto però per parlare del futuro, nei prossimi mesi si vedrà”. La squadra allenata da Dionigi sta provando a risalire la classifica dopo un girone di andata complicato, Siviglia si fida dell’esperienza sbarcata al S.Agata durante l’ultimo calciomercato: “In un gruppo composto da diversi giovani, è importante avere uno zoccolo duro esperto. Colucci e Di Michele sono giocatori importanti, daranno un aiuto concreto alla squadra. La Reggina ha tutte le carte in regola per abbandonare le zone calde della classifica ”.
Pasquale Romano – rnp
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