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La Reggina prima cade, poi si rialza e batte il Padova. Succede tutto nel secondo tempo, gli amaranto trovano un successo sofferto che può rivelarsi fondamentale per il prosieguo della stagione.
LE FORMAZIONI – Dionigi prova ad aumetare il peso offensivo del centrocampo. Il tecnico amaranto sceglie Bombagi quale interno destro, in difesa Ely preferito a Freddi, per il resto scende in campo la formazione prevista alla vigilia. Colomba opta per il 4-4-2, Jelenic e Renzetti gli esterni di centrocampo da supporto alla coppia Cutolo-Babacar, solo panchina per Farias.
EQUILIBRIO E PAURA – Ritmo vivace in avvio, il primo brivido è in area amaranto: la punizione di Viviani al 7′ termina di poco alta sopra la traversa. Duettano bene Babacar e Cutolo, il sinistro dell’ex Crotone al 10′ viene respinto da Baiocco. E’ di Colucci la prima conclusione verso la porta del Padova, debole però il destro del centrocampista amaranto, stesso risultato per Barillà al 23′. Comi vicino al vantaggio alla mezz’ora, Viviani salva sulla linea, un minuto più tardi clamoroso liscio di Baiocco in uscita, la difesa amaranto evita la frittata. Con il passare dei minuti la Reggina guadagna campo, Padova che non riesce a innescare le punte come in avvio: cross insidioso di Rizzato al 37′, Legati chiude tempestivamente. Contropiede amaranto al 40′, bravo Silvestri ad opporsi al destro potente di Comi. Un primo tempo sostanzialmente equilibrato e piuttosto insipido si chiude con il destro di Jelenic dalla distanza.
RIMONTA D’ORO – La ripresa inizia senza cambi, botta e risposta nei primi minuti tra Comi e Cutolo. Dopo due minuti il centravanti amaranto spreca da buona posizione anche perchè disturbato da Cionek, il fantasista campano entra in area e viene chiuso in angolo. Al 15′ il Padova passa in vantaggio. Bella la manovra dei veneti sull’asse Babacar-Iori, il centrocampista ex Chievo trova il corridoio per Rispoli, Baiocco si oppone ma la palla torna sui piedi del terzino biancoscudato che appoggia a porta vuota. Dionigi spera nella cabala e ripete la mossa di Modena: fuori Comi, dentro Gerardi. Un minuto e l’incanto si ripete: Rizzato dalla sinistra indovina il cross, la dormita della retroguardia veneta facilita la zuccata da pochi passi del centravanti arrivato dall’Udinese nell’ultimo giorno di mercato. Doppio cambio in mezzo al campo al 16′: Dionigi inserisce Hetemaj per Bombagi, Colomba sostituisce Viviani con De Feudis. Strepitoso Silvestri al 26′, Di Michele trova la sforbiciata spettacolare ma si vede negare il gol dall’ottimo intervento del portiere avversario. La Reggina aumenta la pressione e trova la rimonta. Borriello fischia il rigore per un netto fallo di mano di Legati, sul dischetto va Di Michele che non lascia scampo a Silvestri. Reazione del Padova affidata al neoentrato Vantaggiato, destro potente neutralizzato da Baiocco. Negli ultimi minuti non succede nulla, il Padova cerca il pareggio senza troppa convinzione, la Reggina difende con ordine il vantaggio sino al fischio finale.
La Reggina conferma di avere cuore e personalità , il gioco ancora non brilla ma arriva ugualmente un successo preziosissimo. Dionigi azzecca nuovamente il cambio Comi-Gerardi, la fortuna ripaga il tecnico amaranto, l’abbraccio della squadra dopo il rigore di Di Michele certifica che il gruppo è con lui. La vittoria odierna conferma la bontà del lavoro societario durante l’ultimo mercato. Gerardi e Di Michele gli artefici della rimonta, Colucci e Antonazzo in crescita a centrocampo. Solo una vittoria o l’inizio di un nuovo campionato? Il responso nelle prossime settimane, la speranza di una risalita però non sembra folle. A patto di crescere sul piano del gioco e non aspettare sempre di ricevere uno schiaffo per esibire rabbia e determinazione.
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Pasquale Romano – rnp
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