ReggioMed.-Montepaone 1-1, tabellino e commento

I giallobblù vanno in vantaggio, ma una doppia espulsione ed un gol in pieno recupero aiutano gli ospiti

 

 

 

 

 

 

REGGIO MEDITERRANEA – MONTEPAONE 1-1

Reggio MEditerranea (4-4-2): D’Agostino; Elitro, Di Giacomantonio, Bevilacqua, Gnocchi; Chilà M., Sapone, Vazzana, Cangeri (12’st Gullì); Mallamace (33’st Foti), MArino. A disposizione: Calarco, Ripepi, Pino, Martino, Neri. Allenatore: Rotondo.

Montepaone (4-3-2-1): Fiorentino E., Fiorentino F. (33’st Sanso), Chiefari, Notaris (20’stGrillone), Nania (10’st Kirilov); Ranieri, Mercurio, Tirotta; Pisano, Bronzi; Giglio. A disposizione: Viscomi, Olimpo, Paparazzo,Urzino. Allenatore: Daniele.

Arbitro: Franco di Locri (Polifrone, Malivindi di Taurianova).

Marcatori: 2’st M. Chilà (RM), 47’st Giglio (M).

Note – 50 spettatori circa. Ammoniti: Vazzana, Mallemace (RM); Mercurio, Giglio (M). Espulsi: 6’st Vazzana (RM), 24’st M. Chilà (RM). Angoli: 3-4. Recupero: 1’pt; 3’st.

CROCE VALANIDI – Tutto nel secondo tempo, dopo quarantacinque minuti zuppi d’acqua e scarichi di costrutto calcistico. Reggio Mediterranea e Montepaone si dividono la posta in palio, anzi, sono i locali a tracciare la trama del canovaccio di un match omicida-suicida che oscilla dal gol realizzato da Chilà in avvio di ripresa, a quello di Giglio sul finale di gara. In mezzo, come detto, un secondo tempo dominato dalle ingenuità del gruppo allenato da Rotondo, che sopra di un gol regala due rossi evitabilissimi agli avversari.

E il risultato allora è giusto, se alla cassa si vuol far suonare il codice a barre delle ingenuità che, evidentemente, si pagano care. Senza un terminale offensivo dotato di fisicità, Rotondo si affida ad un attacco pocket composto da Marino e Mallemace. Ottimo se la vuoi mettere sull’imprevedibilità, un po’ meno se invece sposti l’ottica sulla profondità. Negli ospiti è Giglio il terminale, supportato da Bronzi e Pisano che agiscono da collante tra le linee offensive. Cercare un tiro degno di questo nome nel primo tempo è come spazzare nella sabbia per scovare l’acqua nel deserto. E allora vale la pena di concentrarsi sulla ripresa, più emozionante e divertente (non che fosse difficile, ma confermiamo l’ovvio). I secondi quarantacinque minuti iniziano forte per i locali, che trovano il gol grazie alla prima marcatura di Chilà. Sopra di un gol, comunque, capita anche che possano saltare i nervi dopo un contatto in mediana: capita, a giudicare da quanto succede a Vazzana, che si prende un calcione e, di getto, spintona l’avversario. Già ammonito, il centrocampista si prende un meritato rosso. Rotondo deve compattare di nuovo i suoi: il tecnico sostituisce Cangeri, preferendogli la fisicità di Gullì. Il Montepaone cerca di ingranare, ma non costruisce nulla di pericolosissimo, se si vogliono considerare occasioni la punizione di Pisano, respinta con i pugni da D’Agostino, e il tiro di Bronzi, dalle rugbistiche proporzioni. E allora scatta l’autolesionismo gialloblù, che al 24′ costa il rosso a Chilà, autore del gol: il jolly reggino passeggia sulla caviglia di un avversario, finendo anzitempo sotto la doccia. Gli ospiti prendono coraggio, e cominciano a lanciare palloni avanti, che prima o poi qualcosa deve pur succedere. E qualcosa succede. A ridosso del gong, infatti, dagli sviluppi di un corner, si crea un cratere da impatto in area: Giglio è nel punto giusto al momento giusto, e per lui è un gioco da ragazzi fare conto pari. L’ultima azione della partita la costruiscono ancora i biancoverdi: Tirotta conclude da pozione defilata, ma la palla finisce un po’ larga.

Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it