Tra il serio ed il faceto, tra l’ironia e la consapevolezza dei propri mezzi. Ai microfoni di Eugenio Marino, che lo ha intervistato per conto del Corriere dello Sport, Alessio Campagnacci mette in risalto il suo ‘rapporto speciale’ con i pali delle squadre avversarie. “Anche la scorsa stagione– dichiara- nonostante mettessi un impegno grandissimo per me la porta avversaria era stregata. Ho corso tanto e lavorato moltissimo, la ricerca del gol è stata costante, pur impegnandomi ad aiutare i compagni ed operare continui recuperi per bloccare le iniziative degli avverari. Ho sempre cercato le conclusioni. Alla fine ho realizzato tre reti,. ma ho centrato, forse, una dozzina di legni degli avverari. Mi sembra corretto dire che con i pali ho davvero un rapporto particolare“.
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L’obiettivo, fortuna permettendo, è quello di alzare la media realizzativa. “Mi impegno, a questo punto, a lasciare da parte i pali– prosegue- e pensare ad arrotondare il mio bottino personale in fatto di realizzazioni. Mi piacerebbe migliorare il mio personale di Giulianova. Eravamo in C1 e feci 8 reti“. Infine, un pensiero sul modulo di Breda. “E’ un modulo che si discosta poco– conclude Campagnacci- da quello adottato da mister Atzori lo scorso anno. Forse c’è una partecipazione diversa da parte di ognuno di noi in alcune situazioni di gioco“.
reggionelpallone.it (fonte: corriere dello sport del 17/8/2011)
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