L’esperto centrocampista illumina la manovra e protegge la retroguardia. Puggioni e Cosenza: acuti decisivi.
PUGGIONI 7- Strepitoso su Cellini, reattivo su Arma. Il secondo successo esterno di fila, porta nuovamente la sua firma, o se preferite i suoi guantoni.
ADEJO 6.5- Nell’anticipo, all’inizio balbetta un pò. Era solo un falso allarme, visto che il resto sarà tutto un mix di rinvii puntuali e chiusure autoritarie.
COSENZA 7- Una zampata sottoporta, che può rappresentare la svolta della stagione. Oltre a realizzare il gol “da 6 punti”, nella ripresa mette in pratica l’abc del difensore: il Vicenza prova a mettere in area palloni su palloni, ma di testa li prende tutti lui.
ACERBI 7- Quando gli vedi tappare ogni buco che si crea nelle retrovie, ringrazi gli “007” amaranto che questa estate hanno fatto si che arrivasse in riva allo Stretto. Quando invece esce con padronanza palla al piede, non ri resta che fare i complimenti a Preziosi, che per la stagione 2011-2012 si è assicurato un difensore già pronto per la A.
COLOMBO 6- Spinge sin dal fischio iniziale, costringendo il suo dirimpettario a fare gli straordinari. Potrebbe essere più incisivo, ma in quanto a concretezza e senso della posizione la sua prova è ok. dal 18′ st BARILLA’ 6– Rispetto a Colombo si preoccupa quasi esclusivamente della fase difensiva, svolgendo il compito con ordine e decisione.
DE ROSE 7- Cala leggermente nel finale, ma non poteva essere diversamente dopo un primo tempo giocato su ritmi allucinanti. Non c’è zona del campo che non lo veda presente, e appena può cerca l’invenzione dalla distanza, che non gli riesce per un soffio.
TEDESCO 7 (il migliore)- Un micidiale diesel, che cresce prepotentemente alla distanza. Sia nella fase di recupero che in quella di impostazione, è il valore aggiunto della squadra. Il gol vittoria, nasce da una sua “genialata” che sorprende tutta la difesa vicentina. Se continua così, sarà sicuramente lui la nuova “arma” di Gianluca Atzori verso la conquista dei playoff.
CASTIGLIA 6.5- Probabilmente esce nel momento migliore, visto che la ripresa, a dispetto di un primo tempo da compitino, lo aveva visto protagonista di eccellenti recuperi uniti a qualche controllo d’alta scuola. dal 20′ st RIZZO 6– Entra col piglio giusto. Rispetto ad altri finali di partita, in cui aveva finito con l’innervosirsi, dimostra molta più sicurezza e serenità nelle giocate.
RIZZATO 6- Per quasi tutto il primo tempo, è il peggiore dei suoi. Il film della sua gara cambia nel recupero, quando fa coincidere l’unico spunto sulla sinistra, con l’assit che consente a Cosenza di mettere dentro un pallone che vale oro. Nella ripresa avrebbe anche sfornato il secondo assist decisivo, se non fosse stato per l’errore di Campagnacci.
VIOLA A. 6- Per lunghi tratti convince a metà: il suo raggio d’azione è troppo limitato, le azioni palla al piede si perdono nei meandri biancorossi. Anche lui cambia volto col passare dei minuti, dannandosi l’anima per far rifiatare la squadra: pericoli nessuno, generosità da applausi. dal 34′ st CAMPAGNACCI SV
BONAZZOLI 6- Come abbiamo già detto in precedenza, l’assetto attuale della Reggina lo costringe a tanto lavoro sporco. A lungo sotto la sufficienza, si riscatta negli ultimi 20 minuti, quando tiene palla con grande saggezza tattica.
MISTER ATZORI 7- Per la terza volta in tre gare, orchestra un centrocampo da favola, e disegna una Reggina che a tratti gioca al gatto col topo. Ingenuità? Crolli psicologici? Nossignore, solo personalità e organizzazione. I suoi ragazzi crescono, e regalano ancora una volta un pomeriggio per sognare ad occhi aperti.
f.i.
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