Pareri diametralmente opposti. Questo, in estrema sintesi, quanto emerge dalle “dichiarazioni a freddo” di Sporting
Ravagnese e Touring, dopo l’infuocato finale di partita che ha portato domenica scorsa alla sospensione del match, ma soprattutto dopo la sentenza, mediante la quale il Giudice Sportivo ha inflitto lo 0-3 a tavolino ad entrambe le squadra. Ai nostri microfoni, sono intervenuti il ds Barbaro per conto della società ospitante, e il vicepresidente Strangio per conto di quella ospite.
Barbaro (ds Sporting Ravagnese): “Sconfitta a tavolino giusta, ma la Touring ci ha provocati”
Sono nel calcio da oltre 40 anni, e nel corso della mia carriera ho fatto il direttore sportivo anche per conto di quel glorioso Ravagnese, che con Gabriele Martino allenatore arrivò fino al campionato di Interregionale. Da uomo di sport dunque, non posso che condannare gli episodi di violenza accaduti. Allo stesso modo però, ritengo che la nostra squadra sia stata provocata e indispettita da quella ospite, dall’inizio alla fine: secondo quanto mi è stato riferito, c’erano dei rancori nei confronti di alcuni nostri giocatori, che in precedenza avevano fatto parte proprio della Touring. Vecchie ruggini insomma, ma nulla che possa giustificare un atteggiamento ed una condotta così ostile, da parte di una compagine che oltretutto sta lottando per vincere il campionato, e che al momento della sospesione si trovava in vantaggio. Il verdetto del Giudice Sportivo? Senza dubbio danneggia loro, visto che come ho già detto vincevano per 1-2 a tempo ormai scaduto, ma alla luce dei fatti ritengo che lo 0-3 per entrambe sia una sentenza corretta. La cosa che mi dispiace di più, è il daspo che ha colpito sia il nostro che il loro calciatore, e questo, più che da dirigente, lo dico da padre di famiglia.
Strangio (vicepresidente Touring): “Nessuna provocazione. Questa sentenza è assurda, faremo ricorso”
La rissa sugli spalti, è scoppiata a causa di un gesto del nostro centravanti, Remo, che è stato male interpreato. Il ragazzo non voleva assolutamente provocare nessuno, ma solo dedicare il gol, col quale ci aveva portati in vantaggio, ad un suo carissimo amico presente in tribuna Vorrei proprio che qualcuno mi spiegasse, perchè mai avremmo dovuto provocare una rissa in campo, dopo che stavamo vincendo una partita letteralmente dominata. Forse a qualcuno di loro non è andato giù il rigore assegnatoci verso la fine, che tra l’altro era nettissimo. In ogni caso, l’unica vertà è che in campo non è successo nulla, a parte qualche parola di troppo o qualche faccia faccia da ambo le parti. Il nervosismo era anche normale, visto che, tra le altre cose, un nostro calciatore, proprio nei momenti più concitati, dopo uno scontro di gioco si era visto praticamente fuoriuscire l’osso del braccio, con tanto di richiesta di intervento del 118. Noi provocatori? Non scherziamo: ripeto, in campo è filato tutto liscio, e personalmente ai calciatori dello Sporting non ho nulla da imputare, perchè la partita è stata correttissima. La sentenza che ci punisce con lo 0-3 a tavolino è semplicemente assurda, e va contro ogni logica o dinamica dei fatti. Ricorso? Certamente, abbiamo già preparato le carte da presentare alla disciplinare, sperando si ponga rimedio all’ingiustizia subita. Restando in tema, preannuncio che ci stiamo già muovendo anche contro il daspo inflitto al nostro atleta.
N.B. : La foto dello Sporting Ravagnese (prima, in alto), si riferisce ad una formazione dello scorso campionato.
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