Fabio Ceravolo chiama, Edgar Barreto risponde. Così come l’attaccante nativo di Locri, anche il centrocampista paraguaiano si sente ancora legato alla Reggina, e definisce indimenticabili i 2 anni vissuti a Reggio. Queste le sue dichiarazioni, riportate dal sito tuttoatalanta.com.
TRADIZIONE NEGATIVA– Dobbiamo rompere l’incantesimo: è da una vita che l’Atalanta non batte la Reggina. Anche a Bergamo fu una gara stregata. In casa gli amaranto si trasformano, vanno a mille: il calore dell’ambiente è qualcosa di speciale.
DIRETTE CONCORRENTI- Con il Siena è stato un incontro affrontato da primi della classe. Abbiamo onorato il calcio e l’impegno, ma va anche detto che prima della fine ci saranno altri ostacoli, magari sulla carta meno insidiosi. Piacenza docet…. Dobbiamo cercare di scrollarcelo di dosso il prima possibile, perché è un avversario temibile. Siamo primi insieme, ma prima o poi il tandem si romperà.
REGGIO NEL CUORE- Volete chiedermi se esulterò nel caso dovessi segnare? Di base, non ci penso proprio. Gli amaranto mi hanno pescato in Olanda nel NEC Nimega, dandomi l’opportunità di misurarmi col calcio italiano. Due stagioni in A indimenticabili. Penso ancora al gol con l’Empoli che valse la salvezza, al termine della stagione 2007/2008. Ragazzi, che ricordi… Mi vengono ancora le lacrime agli occhi solo a ripensarci. Ma ora sono qui, gioco per i colori nerazzurri. Sarebbe bello ritrovarci tutti insieme al piano di sopra. Anche Reggio è una piazza che lo merita.
rnp
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