Derby. Basta sussurrare una parola di questo genere per debordare i contorni sfumati e renderli parte attiva di un capolavoro calcistico. La magia che solo una partita del genere ti può dare, per farti sentire il re dello Stretto, o farti tornare con la testa bassa, ma forte della consapevolezza di aver dato il massimo.
Poche ore, una manciata di minuti: e poi sapremo chi sono i vincitori e chi i vinti. In casa Hinterreggio, glielo abbiamo letto negli occhi, c’è una voglia di vittoria che supera le normale aspettativa di far bene. Giocarsela: non un’opzione, ma un imperativo. Dovrebbe tornare tra i pali Mainardi, che non gioca da più di un mese e mezzo, ma che figura tra i convocati: non sarebbe una sorpresa vederlo al San Filippo. Caterisano in settimana ha giocato con la rappresentativa di categoria, quindi non è da escludere la sua presenza da titolare. In verità, da quel lato, c’è una lotta a tre: anche Bilotta e Sinicropi, infatti, spingono per esserci. A comandare la difesa, troviamo Cosimo Zangla, un messinese di nascita, ma reggino d’adozione. Capitan Papasidero, completerà il “triumvirato” difensivo.
A centrocampo, poca storia. Sappiamo quanto la parola “fiducia” sia nelle corde di mister Nucera, quindi non è da escludere la totale riconferma degli effettivi che hanno asfaltato il Sapri, settimana scorsa. Ecco, così, che sulle corsie laterali agiranno Ingemi, infaticabile uomo-ovunque, e Trentinella, che come Zangla ha rialzato la testa e ha ripreso a pedalare dopo un brutto infortunio. In mezzo, Lombardo e Lavrendi si stanno dimostrando tra le migliori coppie di centrocampo di tutta la categoria, quindi, non si discute il loro utilizzo. In avanti, il tridente: La Canna, Crucitti, Picci (al rientro dopo la squalifica). Non servono spiegazioni, la difesa del Messina ha già armato gambe, muscoli, e qualche santino …
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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