Una sola vittoria e pochissimi gol segnati, in casa di quella che, a parte il rotondo 4-0 rifilatole quest’anno al Granillo, insieme al Catania è sempre stata la “bestia nera” della Reggina.
Il debutto amaranto in terra modenese, avviene il 19 Dicembre del 1965, ovvero l’anno della prima partecipazione alla serie B. Si gioca la quart’ultima giornata di andata, con i ragazzi di Maestrelli sconfitti con il risultato di 1-0. Pari a reti bianche invece, nel 66-67, ancora con Maestrelli in panchina: le ingiallite cronache dell’epoca, narrano di alcune grandi parate del portiere reggino Ferrari, che salvò a più riprese lo 0-0.
Nuova sconfitta nel 67-68, quando i canarini piegano l’undici di Maestrelli (ultima stagione in riva allo Stretto) col più classico dei risultati: 2-0. Lo 0-0 torna di moda nel 68-69: ad uscire imbattuta dal Braglia, questa volta, è la Reggina di Galbiati.che inanella così il terzo pareggio consecutivo, dopo quelli con Spal e Genoa. Nel 69-70 (sempre Galbiati allenatore), arriva il primo gol in casa degli emiliani: a segnarlo è Lombardo, che risponde all’iniziale vantaggio dei padroni di casa e fissa il punteggio sull’ 1-1.
Modena torna amara, l’11 Aprile del 1971: perdendo 1-0 infatti, l’undici di Persico dice addio alle residue speranze di promozione. Importante invece, il pareggio del 71-72: il terzo 0-0 della serie, ottenuto alla terz’ultima giornata, permette infatti alla Reggina di Neri di conquistare un punticino che la mette al riparo dall’incubo retrocessione.
Dopo essersi incontrare 7 volte di fila, Modena e Reggina tornano a fronteggiarsi a distanza di oltre 18 anni (90-91) sempre in serie cadetta. Il primo atto, riguarda la coppa Italia: dopo aver perso sul neutro di Catanzaro per 1-3, gli amaranto impattano in casa del neopromosso Modena per 1-1, grazie al gol di Scienza. Il pari ovviamente sarà inutile, visto che a passare sono gli uomini di Ulivieri. In campionato (nella foto, gli ultras reggini presenti quel giorno), si gioca invece alla terz’ultima di andata, e sulla panchina reggina adesso siede Ciccio Graziani: l’esordio esterno dell’ex campione del mondo porta un altro 0-0, anche se negli ultimi minuti Rosin e compagni sfiorano il colpaccio, con Fimognari che spreca a tu per tu con Ballotta.
Prima di tornare al Braglia, passeranno altri 11 campionati. La stagione è datata 2001-2002, e le due compagini si affrontano, per la seconda volta, prima in coppa e poi in campionato. Disco rosso sia nella prima (fase a gironi) che nella seconda occasione, con la squadra di Colomba che cede 3-1 a quella di De Biasi. In campionato, in particolare, sono fatali i primi 10 minuti, in cui gli amaranto sembrano avere completamente la testa all’imminente recupero del derby con il Messina: il Modena di De Biasi ringrazia, e trafigge Belardi con una doppietta di Fabbrini (7′ e 9′) e col gol di Veonese (10′). La rasoiata vincente di Ciccio Cozza a 11′ dalla fine, servirà solo per rendere meno amara la sconfitta.
Nel 2002-2003, il match debutta in serie A. Nello scontro slvezza la truppa di De Canio gioca un ottimo primo tempo, e solo i miracoli di Ballotta tengono in vita il Modena. Nella ripresa però, accade quello che non ti aspetti: i padroni di casa, ridotti in 10 per l’espulsione dell’ex amaranto Cevoli, colpiscono prima con Balestri, magnificamente servito da Milanetto, e poi con un contropiede di Sculli. Sull’altro fronte, il meraviglioso gol di Savoldi (botta al volo dal vertice sinistro, ad incrociare l’angolo opposto), vale il 2-1, ma arriva quando ormai siamo nel recupero. “Un’altra partita buttata via così, e mi dimetto”, dirà De Canio ai suoi a fine partita. Chissà, forse la sfuriata servì davvero, vista la splendida salvezza finale…
Nel 2003-2004 (seconda volta in A), si rompe l’incantesimo. I tre punti vanno infatti alla Reggina di Camolese, che beffa quella di Malesani per 1-2. Micidiale l’uno-due reggino, firnato al 16′ da Bonazzoli, che insacca su assist di Di Michele e torna al gol dopo qualcosa come 22 partite, e poi da Di Michele stesso, autore di un millimetrico pallonetto. Nella ripresa, gli avversari suonano la carica, riducendo subito le distanze dal dischetto con Kamara, e sfiorando a più riprese la rimonta, negata da un Belardi para tutto. Il portiere campano, sarà capace di dire di no anche al secondo rigore in favore degli emiliani, concesso per un fallo di Comotto: Kamara sceglie l’angolo opposto (il sinistro) rispetto alla prima battuta, e vede respinta la sua conclusione. 38 anni dopo, Modena non è più un fortino inespugnabile.
Ultimo atto, lo scorso anno. La Reggina di Novellino si presenta in Emilia dopo aver dato timidi segnali di ripresa, grazie al 2-1 interno sul Piacenza. Per riprendersi davvero dal pessimo avvio di stagione, occorre però portare via l’intera posta dal terreno dei ragazzi di Apolloni. Nella prima frazione il gioco è convincente, e il meritato vantaggio non arriva per gli errori clamorosi di Cacia, e tre grandi parate di Narciso. Nella ripresa le cose però non vanno, e come tradizione sfavorevole impone, i gialloblù, che per quasi tutta la gara avevano dato l’impressione di accontentarsi ampiamente del pari affidandosi solo al contropiede, passano all’ultima palla giocabile. Al minuto 97 infatti, Bruno sfrutta un traversone da calcio piazzato, e mette dentro complice l’uscita disastrosa di Cassano. Modena-Reggina 1-0, per Novellino e la sua “corazzata” è l’inizio della fine…
Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
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