Due settimane di fuoco, al termine delle quali si potrà dire con certezza se il sogno playoff dell’Hinterreggio si trasformerà in realtà, oppure se dovrà rimanere chiuso nel cassetto. In casa biancazzurra, tuttavia, la strategia è sempre quella di non creare troppe pressioni. “Ci attendono due sfide importantissime per il nostro futuro- dichiara il dg Carmelo Rappoccio a Reggionelpallone.it- ma dobbiamo essere bravi a non ingigantirle troppo. In fondo, la mentalità rimarrà quella messa in atto nelle precedenti gare: fiducia nei nostri mezzi, e ricerca del massimo risultato. Certo, rispetto a quello con la Valle Grecanica, questo derby è leggermente più sentito, in quanto domenica rappresenteremo il calcio reggino, e tutti sappiamo della rivalità calcistica che esiste con Messina”.
All’appuntamento, Picci e compagni si presenteranno in grande spolvero, grazie anche all’ottimo lavoro che sta svolgendo mister Nucera: da quando c’è lui, l’Hinterreggio ha davvero cominciato a volare, a dispetto di chi riteneva troppo prematuro l’esonero di Mesiti. “E’ un tecnico che conoscevamo molto bene, e quindi eravamo perfettamente al corrente della qualità del suo lavoro. Insieme alla squadra, sta facendo grandi cose. Per quanto riguarda Mesiti, va comunque detto che l’esonero è stato dovuto alla mancanza di risultati, ma anche in quel caso sul lavoro svolto e sulla figura del tecnico, non c’era assolutamente nulla da dire”. Quattro punti in meno rispetto alla quinta posizione, nonostante numerose sviste arbitrali che spesso e volentieri hanno inciso sul risultato finale: su questo argomento però, Rappoccio taglia corto. “Sono cose che lascio giudicare a voi addetti ai lavori. Io degli arbitri ho sempre cercato di parlare il meno possibile, sposando la linea che, alla fine dei conti, gli episodi sfavorevoli si compensano con quelli a favore. Voglio continuare a credere che il calcio sia pulito, e sono convinto che gli errori dei direttori di gara siano solo figli del caso, e non certo della premeditazione”.
Di sicuro, contro il Sapri l’Hinterreggio ha dimostrato di non essere Picci-dipendente, mettendo in vetrina un La Canna in stato di grazia. “Abbiamo preso La Canna a campionato in corso- prosegue Rappoccio-in quanto fermamente convinti che potesse dare un enorme contributo. Quando si costruisce una squadra, bisogna sempre pensare all’intero gruppo: un calciatore non farà mai la differenza da solo, ma ha bisogno di altri 20 compagni che lottino e si sacrifichino. Il nostro obiettivo dunque, era quello di allestire un organico completo sotto tutti i punti di vista, ed i risultati dicono che ci siamo riusciti”.
Tornando al derby, il dg è consapevole che l’avversario sarà completamente diverso rispetto a quello incontrato tra le mura amiche. “All’andata- conclude- abbiamo affrontato un Messina fortissimo in ogni reparto. Domenica affornteremo invece una squadra completamente rinnovata, e dell’attuale parco giocatori conosciamo molto bene solo alcuni elementi, tra cui ovviamente i reggini Gianni Morabito e Sergio Campolo. Chi leverei al Messina? Per il mio modo di vedere il calcio, ripeto ciò che ho detto prima: il singolo, se non c’è un gruppo accanto a lui, non potrà mai fare la differenza. Prevedo una partita molto bella, in cui le due squadre di sicuro non si accontenteranno del pareggio. Alla fine, che vinca il migliore”.
f.i.-reggionelpallone.it
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