Antonio Conte
Nato a Lecce il 31 Luglio del 1969
Moduli preferiti: 4-4-2
La carriera da calciatore- Lecce e Juventus: questi i 2 grandissimi amori del Conte calciatore, che ha passato l’intera carriera giocando prima in Salento e poi in Piemonte. Infaticabile motorino di centrocampo, sotto la guida di Eugenio Fascetti esordisce nella massima serie a soli 17 anni, nella squadra della sua città. Nei 2 anni successivi, fa parte del gruppo che con Pietro Santin in panchina fallisce il ritorno in A al termine degli spareggi con Cremonese e Cesena, per poi centrare l’obiettivo nell’87-88 con Carlo Mazzone. Proprio con quest’ultimo avviene la consacrazione di Conte, che finisce col conquistarsi un ruolo importante nella compagine salentina. Nell’Estate del ’91, nonostante l’amarezza per la retrocessione del suo Lecce, Conte vede aprirsi le porte di uno straordinario futuro, e lascia i giallorossi dopo 6 campionati, contrassegnati da 89 presenze e 1 gol. La nuova destinazione si chiama Torino, sponda bianconera.
In bianconero, rimarrà 13 anni, scrivendo pagine indimenticabili e diventando uno dei centrocampisti italiani più titolati. Con Trapattoni la definitiva esplosione, con Lippi le vittorie più importanti, con Ancelotti la fascia di capitano. Nel ’94, arriva anche l’azzurro: tanto intensa quanto sfortunata l’avventura in Nazionale, con un Mondiale perso ai rigori, e un Europeo che vede i suoi compagni beffati in finale dalla Francia, mentre lui (autore di un meraviglioso gol in rovesciata con la Turchia) era uscito di scena ai quarti per un brutto infortunio. Scudetti, Champion’s, coppa Intercontinentale, coppa Uefa: si, la carriera di Conte diventa leggenda, e a raccontarvi aneddoti e momenti salienti, finiremmo davvero con l’annoiarvi.
Chiuderà la carriera in bianconero nel 2004, all’età di 35 anni, a -5 dalle 300 presenze e a -1 dai 30 gol.
Palmares: 2 medaglie d’argento con l’Italia (Campionati del Mondo ’94 ed Europei 2000), 5 scudetti (Juventus 94/95, 96/97, 97/98, 2001/2002 e 2002/2003), 1 Champion’s League (Juventus 95/96), 1 Coppa Uefa (Juventus 92/93), 1 Supercoppa Europea (Juventus 95/96), 1 Coppa Intercontinentale (Juventus 96/97), 1 Coppa Intertoto (Juventus 99/2000), 1 Coppa Italia (Juventus 94-95), 4 Supercoppe Italiane (Juventus 95-97-2002-2003), 1 promozione in serie A (Lecce 87-88).
La carriera da allenatore- Inizia a “studiare” a Siena alla corte di Gigi De Canio, nel ruolo di secondo. Nel 2006 la prima vera esperienza, in B con l’Arezzo.: gli amaranto devono fare i conti con una dura penalizzazione, e il percorso è quanto mai in salita. Esonerato a vantaggio di Sarri ma richiamato poco dopo, Conte sfiora la miracolosa salvezza con uno strepitoso rush finale, ma proprio la sua Juve gli gioca un tremendo scherzo all’ultima giornata, perdendo in casa con lo Spezia e condannando l’Arezzo alla retrocessione. “Resterò un tifoso della squadra, ma non più dei giocatori che la rappresentano”- dirà il tecnico alla fine di quell’amarissima giornata.
Ingoiato il boccone amaro, Conte si prende la sua rivincita a Bari, laddove arriva al posto del dimissionario Materazzi. Con i pugliesi centra subito una brillante salvezza, andando a vincere proprio in casa del Lecce un derby che per poco non faceva sfumare il ritorno in serie A dei giallorossi. Per la gente di Bari è già un idolo, mentre qualche balordo in Salento decide di aggredirlo (per fortuna senza gravi conseguenze) qualche mese dopo, all’uscita da una partita di calcetto. Tornando al calcio giocato, nel 2008-2009, con Conte in panchina, il Bari domina il campionato cadetto, tornando in serie A dopo 8 anni.
Al termine di quell’autentico exploit sfiora il ritorno a Torino, questa volta in veste di allenatore, ma alla fine la società bianconera gli preferisce Ferrara. L’esordio come tecnico nell’olimpo del calcio arriva invece a Bergamo, al posto dell’esonerato Gregucci. I contrasti con Doni e con una parte della tifoseria, nonché i risulti altalenanti, gli costeranno il secondo esonero, a vantaggio di Bortolo Mutti.
Da quest’anno è alla guida del Siena, con la speranza di centrare la seconda promozione consecutiva dalla B alla A.
Palmares– 1 Promozione in serie A (Bari 2008/2009).
Precedenti con la Reggina- 1 vittoria (Siena-Reggina 2-1).
Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
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