Reggina-Siena: zero gol, poche emozioni

 Terzo zero a zero consecutivo per la Reggina che al Granillo frena il cammino del Siena ma non trova la strada del successo. Sceglie una squadra muscolare il tecnico amaranto Gianluca Atzori di fronte ad un Siena ricco di qualità. Atzori si affida a Barillà sulla sinistra e confermando Campagnacci al fianco di Bonazzoli, Missiroli gioca più da centrocampista centrale che da trequartista a ridosso delle due punte. Primo tempo guardingo degli amaranto: è il Siena che fa la partita senza però mai essere realmente pericolosa tranne che al 26 ‘ quando su cross di Del Grosso Terzi tutto solo in area colpisce il palo con un colpo di testa a Puggioni battuto. Il consumato gioco sulle corsie laterali nella prima frazione non agevola i bianconeri: la Reggina è brava con Laverone e Barillà a tamponare le folate di Seste e Troianello.
Campagnacci non ci crede. Due le “mezze” occasioni per gli amaranto nel primo tempo: entrambe con Giuseppe Rizzo che raccoglie due palloni vaganti fuori dall’area tentando la conclusione verso la porta di Coppola. Tentativi che finiscono a lato. Potenzialmente la chance più importante è quella capitata sui piedi di Campagnacci ad inizio gara: servito da Bonazzoli il numero 87 amaranto invece di puntare la porta si defila clamorosamente verso la bandierina del corner.
Più piglio Nella ripresa per la Reggina. Atzori alza bnettamente la linea della sua difesa, gli uomini calabresi attaccano alti, pressano e mettono in difficoltà il Siena che però si difende senza affanni. In due occasioni Laverone sulla destra mette palla al centro non trovando nessun compagno pronto alla deviazione. Camomilla pura anche nella seconda frazione: Reggina guardinga e Siena che non trova varchi per affondare le sue armi offensive. Conte ci prova con Reginaldo e Calaiò, Atzori inserisce Adi e Viola per Castiglia e Campagnacci (in precendenza Burzigotti aveva rilevato l’infortunato Cosenza) ma la sostanza cambia poco. Zero palle gol da segnalare. Poche emozioni, ed ancora reti bianche al Granillo.

 

Vincenzo Ielacqua

 

 

 

 

 

 

 

 

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