LA SCHEDA- Giorgio Perinetti (60 anni compiuti lunedì scorso) direttore sportivo del Siena, prossimo avversario della Reggina. A 21 anni, nel 1972, entra a far parte dello staff dirigenziale della Roma, dapprima in qualità di responsabile del settore giovanile, quindi di direttore sportivo. Nel 1987 si trasferisce al Napoli insieme a Luciano Moggi; è lui a comunicare a Maradona la prima squalifica per l’uso di cocaina, nel 1991. Rimane nel club partenopeo fino al 1993, quindi passa al Palermo dove conquista una promozione in Serie B. Lasciata la società in cui ha avuto una delle esperienze migliori, nel 1995 è nuovamente alla Roma e nel 1998 si ricongiunge con Moggi alla Juventus, dove resta due anni ricoprendo l’incarico di responsabile del settore giovanile bianconero. Nel 2000 passa nuovamente al Palermo, chiamato dal presidente Franco Sensi che già lo aveva avuto in giallorosso. Conquista un’altra promozione in B e una salvezza l’anno successivo, quindi nel 2002 torna al Napoli come direttore sportivo. Dopo il fallimento della società partenopea, nel 2004 si trasferisce al Siena, in Serie A, dove centra tre salvezze consecutive. Nel 2007 passa quindi al Bari, che riporta in Serie A nel 2009 e ad un’agevole salvezza l’anno seguente. Il 7 maggio 2010 il presidente del Siena Massimo Mezzaroma annuncia che dalla stagione 2010-2011 Perinetti sarà il nuovo direttore sportivo della società toscana.
Direttore, all’andata vinse il Siena in rimonta. Sabato che partita sarà?
“Una sfida completamente diversa rispetto a quella giocata al Franchi. Allora le due squadre erano in rodaggio e stavano conoscendosi con i rispettivi nuovi allenatori. Nonostante ciò fu una gara interessante e quella di sabato sarà più combattuta e più sofferta, per chiunque dovesse uscire vittorioso. La Reggina è in crescita e il Granillo rimane sempre un campo ostico”.
Nel campionato di serie B i valori alla lunga emergono, e sotto l’aspetto della qualità sono in molti a dire che il Siena non ha rivali.
“I valori nell’arco delle 42 giornate possono essere determinanti, ma in 90’ tutto può succedere, perché la Reggina in casa si trasforma e per tutte queste componenti mi attendo una partita tosta”.
Dopo l’ultima sconfitta col Varese prima della sosta, un 2011 iniziato col botto con 6 punti in due gare.
“Merito sia della squadra che di Conte, un tecnico molto meticoloso nel preparare le partite: sono convinto che da qui alla fine sarà il solito Siena attento e propositivo”.
Sabato ci saranno ben cinque ex con la maglia bianconera, e qualcuno avrà il dente avvelenato. Uno su tutti, Franco Brienza…
“Brienza l’ho fortemente voluto perché per noi rappresentava l’alternativa al nostro modo di giocare, e lo sta confermando in campo segnando gol importanti. E’ chiaro che sarà emozionato dopo gli anni trascorsi a Reggio, ma sono certo che continuerà la striscia positiva intrapresa”.
Cosa temete di più di questa Reggina? Ultimamente, gli amaranto non riescono a vincere e stentano a trovare la via della rete…
“Atzori ha dato un’organizzazione di gioco alla squadra, ha un terminale offensivo importante come Bonazzoli e un Missiroli che può inventare sempre la giocata vincente”.
Visti gli ottimi rapporti d’amicizia col presidente Foti, bolle qualcosa in pentola per quanto riguarda questo mercato di riparazione?
“Al momento non ci sono stati incontri o telefonate, ma il mercato è imprevedibile e tutto può accadere”.
Immobile l’avete ceduto al Grosseto?
“Ancora no. Il ragazzo ha chiesto di andare via per giocare e la prossima settimana cercheremo di accontentarlo”.
Cosa manca a questa Reggina per essere competitiva?
“Non manca nulla. Ma essendo composta da tanti giovani, hanno bisogna di continuità ed esperienza. Foti ha tanti motivi per essere contento, visto che sono tutti ragazzi che porovengono dal vivaio”.
Può aspirare ai play off così com’è?
“Ci sarà da lottare e si deciderà tutto nelle ultime 8 giornate: sognare non è reato”.
Siena e Atalanta stanno mantenendo le attese…
“Tra le grandi ci metterei pure il Novara. E’ la vera sorpresa. Tanto entusiasmo, il vento alle spalle ed una squadra che ha tutto per arrivare fino in fondo”.
Chi sarà il colpo delle ultime ore di mercato?
“Noi faremo poco o nulla, speriamo che anche le altre non si rafforzino. Il colpo è stato fatto dal Novara che ha trattenuto Gonzalez, un altro lo potrebbe fare il Torino con Antenucci”.
Lei consoce bene Nicola Amoruso: andrà alla Reggina?
“So che lui ci tornerebbe volentieri e sono convinto che entro il 31 gennaio troverà squadra”.
Reggina-Siena come finirà?
“Il nostro modo di giocare sempre all’attacco non prevede di scendere in campo per il punto, altrimenti non avremmo perso nei minuti di recupero col Sassuolo (4-3) e pareggiato in casa col Novara (1-1). In trasferta non abbiamo fatto sempre bene e visto che siamo in crescita cercheremo di ottenere un risultato considerevole”.
Lorenzo Vitto-Reggionelpallone.it
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