Torna a sorridere mister Nucera. Una vittoria scaccia crisi che affonda la Rossanese. È proprio il tecnico
biancoazzurro il primo a intervenire in sala stampa, analizzando serenamente la partita: “Va dato atto a questi ragazzi di avere fatto una gran partita. Io li seguo tutta la settimana, e sono contento che mi abbiano dimostrato tanta voglia e tanta applicazione. La situazione in cui questa squadra si trovava dal punto di vista infortuni, era gravissima: sei o sette titolari assenti, ma lo spessore umano si è dimostrato grande. Un modulo nuovo, e un interpretazione perfetta Non abbiamo giocato una partita da Champions, ma abbiamo dimostrato una buona compattezza, e abbiamo cercato e trovato un risultato senza alcuna pecca. Oliveri? È un ragazzo che, come altri che militano in questa squadra, ha un futuro di rosee aspettative. Comunque non spendo parole di elogio solo per lui, ma anche per Sinicropi, Trentinella, Zangla, Postorino e tutti gli altri. Come ho motivato la squadra? Ho letto parecchi libri di psicologia, tanto da essere avvicinato a Freud (ride, ndr). Scherzi a parte, ho detto di andare in campo e dare il massimo. Solo questo. Noi giochiamo con il nostro obbiettivo immediato, ovvero andare a vincere tutte le partite. La prossima a Mazara, sarà dunque un’altra sfida da tre punti. Picci? Era partito malissimo, e per l’egosimo che stava dimostrando ero in procinto di sostituirlo. Poi ha fatto due gol, ed a quel punto cosa volete che gli si possa dire…Villaescusa al debutto? La bravura di un allenatore sta nel dare fiducia a giocatori che durante la settimana si esprimono bene, proprio come Villaescusa. Non sono un cieco”.
Di umore opposto, Marco Colle: “Noi continuiamo sul nostro cammino: certo, siamo venuti qui per dire la nostra, ma il risultato ci ha un po’ tagliato le gambe. Abbiamo comunque dato il massimo, e il nostro campionato non si ferma qui. Le condizioni fisiche di Grimaudo, dopo il trasporto all’ospedale? Sicuramente ha preso una bella botta, ma, senza colpevolizzare nessuno, l’attaccante dell’Hinterreggio avrebbe potuto evitare il contatto. No, non abbiamo pensato di poter trarre vantaggio dalle numerose assenze dei nostri avversari: chi sostituisce i titolari, dà sempre il massimo per poter mettersi in mostra. L’assenza dei tifosi? La classifica non ci aiuta molto, è vero, ma in casa si sono sempre presentati. Non c’è nessuna frattura, assolutamente. Noi cercheremo di salvarci, ma ci sono le altre squadre. Ci sono sempre i colpi di scena, il girone di ritorno delineerà meglio le aspettative di tutte le altre concorrenti“.
Protagonista assoluto di giornata, ancora lui, Tonino Picci: “I numeri parlano chiaro, posso fare qualcosa di meglio, ma penso che sto giocando su livelli altissimi. Devo ringraziare la società che mi dà sempre tanta fiducia. I tifosi? Sempre molto affettuosi, e cerco di dare il massimo anche per loro. Dedico questi gol al nostro Presidente, che rimane il primo tifoso dell’Hinterreggio: è anche un modo per chiedergli scusa, in quanto lo avevo fatto giustamente arrabbiare contro l’Acireale, perdendo la testa dopo il rigore fischiatoci contro. Voglio complimentarmi con Zangla e Oliveri: più passa il tempo, più ci carichiamo. L’obbiettivo? Personalmente resta sempre la salvezza, dobbiamo pensare di arrivare prima possibile ai quaranta-quarantacinque punti. Ora ci aspetta ora un tour de force contro squadre importanti, e dobbiamo essere bravi a non perdere troppa strada. La partenza di Quintieri? Non mi sento affatto isolato, perché ci sono giocatori come La Canna e Crucitti che non ti fanno sentire la mancanza di nessuno. Se ci saranno altri acquisti, verranno fatti per il bene della squadra, e per consentire al mister di avere una scelta più ampia, viste le tante assenze. Sangiovanni? Spero di rimanere qui, anche se i contatti ci sono stati. Vedremo…”.
Contento della prestazione, anche Bilotta: “Abbiamo fatto una grande partita, che dedico a tutto il gruppo e a Cosimo Zangla. Spero di poter continuare a dare il mio contributo, già da mercoledì contro il Mazara. Mi trovo molto bene qui, anche e soprattutto perché è vicino casa. Io vengo da un campionato di Primavera, e ci sono molte differenze con la serie D: qui c’è gente che lotta su ogni pallone, in Primavera, data la poca importanza che si dà alla classifica, se vinci o perdi non cambia niente. Cosa farò a fine stagione? Per adesso penso solo a fare un bel campionato con l’Hinterreggio, se poi avrò l’opportunità di aggregarmi alla prima squadra del Catania, bene, altrimenti resterò volentieri qui”.
Francesco Mansueto-Reggionelpallone.it
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