Se il buon giorno si vede dal mattino allora è il caso si pronunciare la parola: rassegnazione. Siamo veramente messi male. E chi aveva puntato il dito su Atzori per il “maledetto” modulo su cui si era fossilizzato adesso dovrà ricredersi. Sono stati serviti quanti imputavano all’atteggiamento tattico tutti i mali in cui è stata soggetta la Reggina nei mesi di novembre e dicembre. Sabato il tecnico ciociaro nei 90’, ha iniziato la gara con il 4-3-3, passando 4-2-3-1 ad inizio ripresa con l’ingresso di Campagnacci al posto di Barillà, più altre pedine spostate o rimosse. Con quali risultati? Pessimi. Non è stato un buon principio il 2011 né sotto il profilo del punteggio, né, principalmente, sotto quello del gioco, per una Reggina che non è riuscita ad invertire la rotta continuando a galleggiare sotto la zona dei play off anche se, ma non vogliamo essere ripetitivi, bisognerà fare sempre un plauso a tutte le componenti.
Però… La sfida col Sassuolo ha detto che, senza il ritorno tempestivo sul mercato con obiettivi mirati, la serie A è pura utopia. Ecco perché il ritorno di Bonazzoli, lo stravolgimento dei moduli e l’ingresso reclamato di Tedesco non si sono avvertiti nella gara più scialba delle 21 disputate. Necessitano, oltre a 1 attaccante e un esterno offensivo di fantasia, un centrocampista dotato di palleggio che sappia verticalizzare, visto che in organico un elemento di tali caratteristiche stentiamo ad individuarlo. Se bisogna muovere il mercato quanto per dire di avere operato, sarebbe meglio non ingolfare lo spogliatoio. Ed è qui che vorremmo inviare un messaggio al presidente Foti. Caro presidente se Lei ha individuato i calciatori utili alla causa per tentare la scalata alla serie superiore intervenga nei prossimi tre giorni, altrimenti meglio lasciar perdere e non illudere nessuno.
Conosciamo le difficoltà del mercato amaranto da sempre, figuriamoci quando c’è da confrontarsi in quello invernale. Di che colore sarà il futuro della squadra di Atzori? Una risposta sospesa dai movimenti o meno che ci saranno da oggi, lunedì, al prossimo 31 gennaio. Con la speranza che non sia troppo tardi, e che non si debba ammainare la bandiera prima del previsto.
Lorenzo Vitto
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