Nella serata di mercoledì abbiamo raggiunto telefonicamente il tecnico di San Giorgio Ionico (Taranto), in vista della gara di sabato al Granillo tra i nero-verdi e gli amaranto. Non c’è stato toto-allenatore che l’ex difensore di Lazio e Torino non sia stato accostato a sedere sulla panchina calabrese. Stima molto il presidente Foti. In questa intervista vuole fare chiarezza in merito alle voci circolate in estate, quando fu uno dei papabili a prendere la guida tecnica della Reggina in sostituzione di Breda. Il Sassuolo dopo 20 giornate per la prima volta si trova fuori dalla griglia dei play out.
Avete chiuso il 2010 strapazzando il Frosinone per 5-3. Con quali prospettive vi presenterete in questo nuovo anno e al primo appuntamento di Reggio Calabria?
“Conosciamo bene le difficoltà che incontreremo nella difficile gara del Granillo. La Reggina è veramente un’ottima squadra, la quale cerca sempre attraverso il gioco il massimo risultato. Una realtà che sta valorizzando al meglio i suoi giovani, con una società che sta facendo le cose con molta logica”.
Sassuolo in ripresa e Reggina che nelle ultime 5 gare ha perso 4 volte.
“Credo che la lunga pausa abbia azzerato tutti i valori e i numeri della prima parte del campionato. La serie B non è abituata a tali stop così lunghi, per questo motivo tutti i parametri vengono annullati e si dà vita ad un torneo completamente diverso con un girone di ritorno più consono alla realtà”.
Intende gli stravolgimenti imposti dal calciomercato?
“Assolutamente no, perché i movimenti di gennaio sono un po’ particolari nella cadetetteria con operazioni di scambi e niente altro. Le tre settimane di pausa hanno permesso alle squadre di programmare un lavoro specifico in modo di stare bene fino ala conclusione dei lavori. Si mette a punto una nuova preparazione atletica e si recuperano gli infortunati. E nel caso specifico la Reggina avrà avuto dei benefici, in quanto ha recuperato diversi elementi con Bonazzoli in testa”.
Reggina dipendente da Bonazzoli?
“Senza dubbio ha avvertito la sua assenza. Emiliano è un “pezzo” di serie B, stava facendo benissimo andando in rete con continuità. Adesso si riparte perché questo torneo è diviso in due blocchi: agosto-dicembre, gennaio-maggio”.
Con Gregucci in panca, Sassuolo fuori dalle sabbie mobili dopo l’ultimo successo interno. Passata la paura?
“La classifica veritiera va vista in primavera quando si tireranno le volate. Noi dovremo porci al riparo al più presto, perché questa categoria dopo il calo di visibilità degli ultimi 5 anni (calciopoli, ndr) è ritornata ad essere quel laboratorio per la serie A per tanti giovani. La B ha pagato più delle altre divisioni la crisi che ha colpito finanziariamente il calcio italiano”.
Sassuolo partito con i favori del pronostico: ci pensa ancora alla serie A anche attraverso i play off?
“A Reggio Calabria conosceranno bene cosa significa la parola “favorita”. Ricordo che Torino e Reggina dovevano vincere il campionato passeggiando, così come Siena e Atalanta quest’anno per l’esposizione economica sul mercato con patrimoni di calciatori. Noi vivremo alla giornata e per la pozione in cui ci troviamo siamo obbligati a disputare ogni gara come fosse una finale”.
Un pareggio per iniziare bene l’anno?
“Giocheremo la nostra partita con l’auspicio che sia bella e faccia divertire il pubblico. Comunque non sono mai sceso in campo con l’obiettivo del punto”.
Lamenta qualche defezione nella formazione?
“Nell’ultima settimana ho avuto tanti calciatori febbricitanti colpiti dall’influenza. Noselli e Troiano sono quelli che stanno meno bene e bisognerà vedere fino a sabato il loro recupero”.
Si vocifera di un interessamento della Reggina per Catellani. Per Gregucci è incedibile?
“Punto molto su questo ragazzo che ha qualità ed è importante per noi, però il mercato stravolge tutto e tutti altrimenti non si chiamerebbe così. E poi calciatori incedibili nella vita non ne ho mai conosciuti”.
Il suo modulo tattico preferito?
“Ho cercato sempre di interpretare al meglio le qualità dei singoli trovando organizzazione ed equilibrio. Adesso attuo il 4-3-3, con i 3 attaccanti impiegati in modo diverso”.
Più volte è stato vicino alla Reggina. Nega qualche contatto con il club reggino?
“Ho tanta considerazione di chi lavora alla Reggina, dal proprietario (Foti, ndr) a tutti i componenti che fanno da anni calcio con logica, programmazione e scrupolo”.
Novara e Atalanta favorite al momento per il salto diretto?
“Certamente hanno più vantaggio delle altre, ma il giorno che si sentiranno “favorite” sono morte”.
Lorenzo Vitto
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