(PRIMA PARTE)- I voti alle 22 squadre del torneo cadetto. Le “matricole terribili” una spanna sopra tutte.
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NOVARA- Sono ancora tutti lì, ad aspettare che la matricola terribile scoppi da un momento all’altro. Il campo però, al momento ha espresso una sola, sacrosanta verità : il primo posto del Novara, non è certo frutto del caso, ma bensì del gioco e dell’organizzazione tattica. Forse è presto per parlare di una nuova “Zemanlandia”, ma di sicuro lì davantii Gonzales e Bertani (già 11 reti a testa) ricordano tanto il duo Rambaudi-Signori, che ad inizio anni ’90 fece impazzire Foggia. Certo, in qualche occasione i piemontesi hanno avuto dalla loro quel pizzico di fortuna in più (vedi gara con la Reggina), ma ciò non cancella i loro enormi meriti. Per capire meglio quanto giochi bene al calcio la capolista, andate a rivedere il gol col quale ha raggiunto il Siena: roba che neanche alla playstation… VOTO: 8.5
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VARESE- Ecco l’altra, incredibile sorpresa di questo girone d’andata. Una squadra che gioca a memoria quella biancorossa, guidata da un tecnico  che ha plasmato il gruppo biancorosso a sua immagine e somiglianza. Qualità e quantità , testimoniate da una vertiginosa serie di risultati positivi, che è valsa il quarto posto in solitudine. Il 2011 ci dirà se i lombardi saranno in grado di stupire, ma intanto Sannino si gode un collettivo quasi perfetto, che da un mese a questa parte può contare su Ebagua. gigantesco attaccante “ammazzagrandi”. Per maggiori informazioni, chiedere a Siena e Reggina… VOTO: 8
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ATALANTA- Entusiasmo alle stelle, grazie all’avvento in società di Percassi e ad una campagna acquisti stellare. La B tuttavia non concede sconti, e per vincerla non basta solo la qualità : Colantuono ed i suoi se ne sono accorti presto, dopo qualche “schiaffone” quanto inatteso quanto salutare. Le cose adesso sembrano andare decisamente meglio, e il secondo posto ha fatto passare tante paure, compresa la possibilità di esonero da parte del tecnico laziale. Quello nerazzurro resta in ogni caso  il più forte organico della cadetteria, e se riuscirà a trovare la continuità dell’ultimo periodo, saranno sicuramente dolori per tutte. VOTO: 7
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SIENA- Insieme all’Atalanta, la squadra maggiormente accreditata per il ritorno nell’olimpo del calcio. All’inizio i bianconeri sembrava avessero già staccato il biglietto per la promozione, ma come detto prima questo è un campionato dove non puoi concederti la minima pausa. Qualche passo falso ha dunque rallentato la marcia dei bianconeri, ma classifica alla mano la serie A rimane ad un tiro di schioppo, e le carte in regola per raggiungerla, anche in questo caso, ci sono tutte. Le armi in più potrebbero essere il definitivo inserimento di Mastronunzio, e il risveglio di Franco Brienza: proprio l’ex Reggina, dopo qualche mese vissuto da spettatore non pagante, sembra essersi nuovamente ricordato del talento di cui dispone. VOTO: 7
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REGGINA- Le scelte di Foti questa volta si sono rivelate azzeccatissime, soprattutto per quanto riguarda la guida tecnica. Peccato per la flessione accusata tra Novembre e Dicembre, che però non può e non deve sminuire l’ottimo cammino dei “ragazzotti amaranto”, capaci di far sognare il pubblico reggino, dopo due stagioni che definire orribili è dir poco. Insomma, il nuovo progetto Reggina, al momento si è rivelato tanto affascinante quanto valido. E adesso che Bonazzoli è recuperato… VOTO: 7
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PESCARA- Al loro ritorno in serie cadetta, gli abruzzesi sulla carta non avevano convinto molto, vedendosi affibbiare il poco ambito titolo di “flop del mercato”. Il campo invece, ha premiato gli sforzi di un gruppo tosto, guidato da quell’Eusebio Di Francesco che in panchina sta dimostrando la qualità sfoggiata quando indossava la casacca della Roma. Il mosaico pescarese sembra un mix perfetto di esperienza e gioventù, distante soltanto 3 punti dal sogno playoff. Altro che flop… VOTO: 7
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TORINO- Un inizio da incubo, che sembrava dovesse portare all’esonero di uno dei tecnici più corteggiati durante il calciomercato estivo, ovvero Franco Lerda. Cairo però ha avuto pazienza, e i risultati adesso cominciano a dargli ragione, anche perchè sono accompagnati dal gioco. Blasone, piazza, organico: anche qui, non mancano certo le credenziali, affinchè il Toro possa recitare fino all’ultimo un ruolo da protagonista. L’unica cosa su cui ancora Lerda deve lavorare molto, rimangono i meccanismi difensivi, ancora poco oleati. Aspettando ovviamente  l’esplosione di Rolando Bianchi, bloccato quest’anno da qualche problema fisico di troppo: la Fiorentina chiama, ma da Torino assicurano che non si muoverà . VOTO: 6.5
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LIVORNO-Partita un pò a fari spenti, la compagine di Pillon a conti fatti non sta certo deludendo. Non avrà la stessa caratura di Atalanta, Siena e Torino, ma subito dopo le grandi, questo Livorno ci può tranquillamente stare, come testimonia la vittoria in casa dell’Atalanta. Bravo il gruppo a reagire dopo lo scioccante 0-4 subito alla prima giornata ad opera del Sassuolo, e bravo anche il tecnico, a “tapparsi le orecchie” dinanzi alle continue voci che lo volevano ad un passo dall’esonero.  E se il Toro aspetta Bianchi, in Toscana aspettano Ciccio Tavano, un altro che può fare la differenza, ma finora  non è pervenuto. VOTO: 6.5
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VICENZA-Non conoscono mezze misure i biancorossi di Maran, come dimostrano i soli 2 pareggi ottenuti in 20 partite. L’impressione è che qualche punto in più i veneti potevano tranquillamente averlo, se in alcune occasioni si fossero saputi accontentare. Un andamento un pò “schizofrenico” insomma, ma anche in questo caso la classifica, migliorata sensibilmente nell’ultimo periodo, da ragione. Per sognare in grande, urgono rinforzi nel pacchetto arretrato. In avanti invece, Abbruscato ha dimostrato di essere tra le punte più affidabili della categoria, dando pienamente torto al Torino, che se n’è liberato con eccessiva fretta. VOTO: 6.5
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CITTADELLA- Eravamo già pronti ad intonare il de profundis per i granata, orfani di Ardemagni e Iunco e prigionieri dei bassifondi della classifica. Misteri del calcio, all’improvviso Dalla Bona e compagni hanno suonato la carica,trovando un filotto vincente che li ha prepotentemente portati fuori dalle sabbie mobili. Il “laboratorio Cittadella” funziona, trascinato da una delle più piacevoli sorprese di questa prima parte di torneo: Piovaccari. VOTO: 6.5
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ASCOLI-Anche nelle Marche, stavano per staccare la spina, dopo il pessimo avvio targato Gustinetti, ma soprattutto dopo i 5 punti di penalizzazione inflitti per irregolarità amministrative. Proprio quando tutto sembrava perduto, ecco l’uomo della svolta: Fabrizio Castori. Con l’avvento del nuovo mister l’andamento è quasi da promozione, e il treno salvezza è stato pienamente riagganciato. La rimonta tutta cuore e determinazione contro la Reggina, dimostra che i bianconeri sono vivi più che mai. VOTO: 6.5
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Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
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