Non conosce il significato del termine “riposo” la Reggina di mister Gianluca Atzori, che dopo l’intenso quanto dispendioso allenamento di ieri pomeriggio è tornata in mattinata al Sant’Agata.
L’allenamento si apre alle 9 e mezza: i primi ad entrare in campo sono Acerbi, Colombo, Rizzato, Tedesco e Cozza che, in un clima di assoluta allegria, cominciano la seduta di riscaldamento con palleggi di gruppo. Via via entra il resto del gruppo, che viene distillato in due tronconi da mister Atzori. Casacca gialla per: Acerbi, Colombo, Castiglia, Barillà, Viola, Campagnacci e Sy; amaranto formati da: Laverone, Rizzato, Adejo, Basso, Montiel, Tedesco, Adiyah e Louzada. Aggregato al gruppo anche il capitano, Simone Missiroli, rientrante dopo la botta che lo ha tenuto lontano dal Granillo nell’ultimo incontro contro il Grosseto. Per lui casacca amaranto.
Gli esercizi di riscaldamento sono tutti incentrati su passaggi di prima, corti e precisi, con i ragazzi che fraseggiano in gruppi da due uomini.
A margine, inizia la partitella: si usano le mani (o, al limite, l’interno destro), e si può segnare solo di tacco o con precisi colpi di testa. Bene Barillà, apparso il più in palla.
Alle 10 e mezza si chiude la pratica tecnico-tattica e si inizia il lavoro fisico: palestra e corsa ad ostacoli. Si cambia campo, e si rivede Zizzari. Giri di corsa per lui.
Ore 11: si avvia un esercizio molto particolare, che consiste in un lavoro “uno contro uno”, dove attaccanti e difensori smarcano il diretto avversario prima di scaricare il tiro nella porta difesa da un lato da Puggioni e dall’altro da Kovacsick.
Ancora assenti Giosa e Cosenza. Alle 11 e un quarto, però, notizia che scalda i cuori amaranto: dalla palestra viene fuori Bonazzoli, pantaloncini e k-way amaranto, che inizia qualche giro di corsa, che fa ovviamente ben sperare.
Alle 11 e 20, ultima batteria di corsetta, che chiude di fatto la seduta mattutina.
Alle 15 è previsto l’allenamento pomeridiano. Ultima nota: l’ultimo quarto d’ora di allenamento è stato salutato dalla presenza di un elicottero militare, che ha “perlustrato” i campi del Sant’Agata nel suo consueto giro preparatorio. È un buon segno: i “mezzi” ci sono, l’Ascoli è avvisato.
Francesco Mansueto
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