Il girone di andata degli amaranto, è ormai al capolinea. Rimangono da giocare appena due gare e la Reggina, stando alla classifica, è lì in piena corsa play-off, e chissà dove si sarebbe potuta trovare adesso, senza quel momento di appannamento sancito dalle 3 sconfitte consecutive. Certo, la vittoria contro il Grosseto non va accolta con eccessivi trionfalismi, anche perché, oggettivamente, se andassimo a trovare “il pelo nell’uovo” i ragazzi di Atzori anche l’altro ieri hanno palesato qualche errore di imprecisione al momento di finalizzare. Ma va bene così; serviva una vittoria e vittoria è stata, serviva il gol dell’attaccante ed anche quello è arrivato. L’impressione è che ad Ascoli si andrà con un Adiyiah in più, che certamente sarà riconfermato dopo la buona prova offerta contro i toscani. Il ghanese certamente non è il naturale sostituto di Bonazzoli, ma contro i maremmani ha fatto vedere che è in grado di dare profondità ed imprevedibilità alla squadra.
Non che i vari Sy e Zizzari non siano capaci di dare questo tipo di contributo, ma entrambi hanno dimostrato di essere ancora lontani dal ricoprire il tanto decantato ruolo di “vice Bonazzoli“. L’ex Pescara ha smarrito lo smalto dei primi tempi, in cui si era segnalato se non altro per la validità dei suoi movimenti, al punto da venire inizialmente preferito all’ormai inamovibile Campagnacci. E Sy? Bhè, nel 3-4-3 impostato da Atzori nell’ultimo turno, il francese non ha per niente sfigurato, facendo sponda con i compagni di reparto (c’è il suo zampino nel gol partita) ed uscendo tra i meritati applausi del Granillo. A mancare tuttavia è il tratto distintivo dell’attaccante, ovvero il gol: la vera crescita forse deve ancora arrivare, sotto forma di “cattiveria” e convinzione che dentro l’area di rigore sono caratteristiche imprescindibili. Non crediamo che la doppietta in coppa Italia rimarrà un caso isolato, ma più che della fiducia del mister, l’ex Andria ha bisogno di quella in se stesso,
Torniamo a ripeterlo, la vittoria contro il Grosseto non deve fare rilassare i giocatori amaranto, ma deve essere un nuovo punto di partenza per continuare a fare bene, tanto in vista della sosta, quanto in vista del girone di ritorno, dove le gare più delicate si giocheranno al Granillo. Alla tifoseria amaranto, il compito di stringersi intorno a questi ragazzi: i numeri dicono che si è ancora ben lontani da quel “dodicesimo uomo” capace di mettere i brividi a chiunque, ma di sicuro l’atteggiamento mostrato dal pubblico reggino, sia nel secondo tempo contro l’Albinoleffe che per tutti i 90 minuti contro il Grosseto, è sinonimo di maturità ed attaccamento.
Fabrizio Cantarella
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