Un’altra opera del progetto Twentytwo vede il coinvolgimento dell’artista Fortunato Violi e del difensore amaranto Daniel Adejo. Il titolo del lavoro, composto da un quadro e da una scultura, è “L’evoluzione di un calciatore”, concetto che Violi spiega così: “Ho voluto dare il mio personale punto di vista sull’evoluzione di un calciatore, in questo caso Adejo. Io nasco principalmente come scultore, riaffacciarmi alla pittura mi è servito come percorso di crescita. Nell’arte è importante il concetto di maestro, si può fare un paragone con il mondo del calcio, lì il maestro è l’allenatore. Lavorare con Daniel è stato piacevole, è un bravo ragazzo e si è dimostrato disponibile, so che è un difensore promettente”.
Parola ad Adejo, contento dell’esperienza insolita: “Non avevo mai partecipato a progetti simili, mi ha fatto piacere collaborare con Violi. Inizialmente non avevo ben capito di cosa si trattasse, confrontarmi con Fortunato mi è servito. Sono due belle opere, sia la scultura che il dipinto”. L’evoluzione immaginata da Violi, com’è vissuta da Adejo fuori e dentro il campo? “Evoluzione per me significa attuare un percorso di crescita, legato all’esperienza di tutti i giorni. Io cerco di crescere sia come uomo che come calciatore”.
P.R.
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