Una Reggina involuta ed in evidente flessione, esce sconfitta dallo stadio di Varese.
Sarà difficile per chiunque commentare la pessima prestazione e la meritata sconfitta della formazione amaranto, battuta, più che per i meriti degli avversari ,dalle proprie “debolezze”.
Primo tempo con Reggina schierata con il solito modulo (3-5-2): in attacco, Sy sostituisce Bonazzoli . Varese che si affida ai soliti interpreti, con il consueto assetto ( 4-4-2 ). Locali che prendono il sopravvento del centrocampo, e dettano ritmi che stordiscono l’abulica squadra amaranto messa, in crisi dal possesso palla e dalle improvvise aperture sulle corsie laterali .Già in questa fase è evidente la difficoltà degli uomini di Atzori, che subiscono la pressione dei varesini, i quali a loro volta costruiscono qualche pericolo davanti a Puggioni. Missiroli e compagni non riescono a rispondere ed a far male, sia per proprie incapacità, sia per la strana posizione di Sy, quasi sempre largo a destra . Pur non essendo all’altezza delle precedenti prestazioni tuttavia, gli amaranto vanno al riposo sullo zero a zero .
Secondo tempo con il Varese che al quinto minuto si trova già in vantaggio, grazie ad un ”assist “involontario di Sy, che serve Ebagua: il nuovo entrato non si inceppa, e scarica un potente e preciso sinistro, che si insacca alla destra dell’incolpevole Puggioni . Domanda: che ci faceva Sy nei pressi della zona difensiva ? Non ci era stato presentato come un attaccante ? Aspettando risposte, di sicuro da quel momento la partita diventa compromessa e tutta in salita, per una Reggina povera di idee, nonché in difficoltà psicologica e fisica. Squadra che forse comincia a subire le pressioni di un campionato lungo , stressante e logorante, nel quale se non hai “ricambi” all’altezza rischi di crollare . Risultato : Uno a zero per il Varese .
Considerazioni finali. Dopo una prestazione scialba ,senza personalità , senza convinzione e mordente, sarebbe facile recitare il “de profundis” e colpevolizzare squadra e staff tecnico . Per coerenza ciò ci sembra ingeneroso ed ingiusto, per cui con equilibrio e senso di responsabilità suggeriamo che è doveroso trovare i “rimedi”, per superare questo impasse figlio di tanti fattori . Intanto chiudiamo questo girone di andata limitando i danni, e poi sarebbe auspicabile l’intervento della società a rimodellare l’organico nei tre settori, con innesti che garantiscano qualità ed esperienza . Ignorare e sottovalutare questi segnali potrebbe essere pericoloso,perché si rischia di passare dall’euforia all’illusione.
Sandro De Raco
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