Nulla ha potuto la “Reggina 2” al Franchi di Firenze, nel quarto turno eliminatorio della Coppa Italia 2010-2011. Troppo netto il divario tra le seconde linee di Mihajlovic e quelle di Atzori, nonostante gli amaranto abbiano giocato un’ottima prima mezz’ora
La partita- Per quanto riguarda la Reggina, pienamente confermato l’undici previsto alla vigilia da Reggionelpallone.it, con il brasiliano Louzada, classe ’94, gettato nella mischia dal primo minuto. Sul fronte opposto, ii viola rispolverano Cristiano Zanetti, affidandosi negli ultimi 16 metri all’estro di Cerci, ed alla voglia di emergere del “baby tandem” Carraro-Babacar.
Pronti via, e i padroni di casa sfiorano subito la marcatura: la respinta di Kovaksik su Marchionni è di quelle “così così”, ma Babacar non ne approfitta, consentendo il salvataggio sulla linea alla difesa amaranto. Zanetti da una parte e Tedesco dall’altra, sono i metronomi delle rispettive manovre: l’ex Juve cerca Babacar con continui lanci, mentre il centrocampista palermitano, con belle aperture a tagliare la mediana, innesca a memoria i tagli di Rizzato- I “ragazzini” di Atzori tengono benissimo per almeno mezz’ora, mettendola sul piano della velocità e dell’intraprendenza. Al 17’ Danti approfitta di uno svarione della difesa avversaria, e serve ad Adiyiah la palla del clamoroso vantaggio: il ganese sciupa l’invito, spedendo di pochissimo sul fondo. La manovra fiorentina, abbastanza prevedibile, vive solo dei lampi di Carraro: nonostante il tiro fiacco da ottima posizione, che consente la parata facile a Kovaksik, il fantasista classe ’92 si segnala come un elemento davvero interessante. Tedesco e compagni ribattono comunque colpo su colpo: al 24’ ci prova Laverone, che dopo un break solitario manda sopra la traversa di Avramov.
L’equilibrio , si spezza al minuto 30: Carraro inventa per Babacar, che ringrazia la difesa reggina per averlo tenuto ingenuamente in gioco e da mezzo metro fa secco Kovaksik. Da quel momento in poi, è tutta un’altra storia. Carraro al 42’ costringe Kovaksik alla deviazione in angolo, sugli sviluppi del quale i difensori amaranto appaiono nuovamente imbambolati: il dimenticato Marchionni non crede ai suoi occhi, e mette dentro a porta vuota.
Nella ripresa il definitivo ko arriva praticamente subito, con Cerci che sguscia via sull’out destro e lascia partire un tiro ad incrocio di rara precisione. Nel prosieguo c’è spazio per la girandola dei cambi, e per qualche altra occasionissima dei gigliati, mal conclusa dallo stesso Cerci e dal neo entrato Seferovic. La Reggina dal canto suo prova almeno a siglare la rete della bandiera, con Castiglia che per poco non sorprende Avramov su punizione calciata da distanza siderale, e con Sy (il francese aveva preso il posto di Louzada) che di testa vanifica il perfetto cross di Laverone. Nel finale decide di entrare in scena anche il direttore di gara, il quale punisce Giacomo Tedesco per un fallo a centrocampo, estraendo un rosso “che più fiscale non si può”.
Bye bye Coppa Italia: il pensiero degli amaranto è già rivolto alla partita di sabato a Varese, laddove la posta in palio avrà un sapore decisamente diverso…
f.i.
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