TOP
Novara – Non storcete il muso, signori. Sappiamo che la Reggina ha fatto la partita, sappiamo che con Bonazzoli si sarebbe ripetuta la filastrocca del gol a raffica, sappiamo che il Novara ha vinto di rimessa, ma sappiamo anche che il Novara ha realizzato tre gol. La capacità degli uomini di Tesser è quella di creare qualcosa di molto vicino al minimo sindacale, e di farselo bastare sempre. Non bisogna cercare con spasmodica abnegazione l’ago nel pagliaio, perché questa squadra merita lo chalet ad alta quota che si sta costruendo sulle spalle non solo di Bertani e Gonzalez, ma anche sulle capacità in mezzo, senza dimenticare un portiere che nel primo tempo ha parato tutto ciò che si poteva parare. Architetto principale del successo biancoblù, il solito Tesser: l’allenatore sta facendo ruotare tutti gli uomini della sua compagine come se fossero una macchina industriale, senza mai perdere colpi. L’entusiasmo è alle stelle in una città che non vede la massima serie dall’era della tv in bianco e nero: se non si perderà il fiato per strada, nessuno fermerà la capolista. Altro che Siena…
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FLOP
Portogruaro – Caduta libera per i veneti che, dopo l’inizio tra gli squilli di tromba, tornano poco a poco nell’ombra e, dopo la sconfitta contro il Siena, riconfermano la loro fragilità . I toscani sono il peggior nemico che si sarebbe potuto affrontare, ma l’arrendevolezza con la quale i padroni di casa concedono il fianco agli uomini di Conte, è un campanello d’allarme che suona nella testa della neopromossa come una messa da requiem. Rischio retrocessione a parte, il penultimo posto in classifica è la beffa principale per una squadra che, ritrovato il proprio stadio, paradossalmente non è riuscita a confermare il carattere mostrato nelle prime battute in campo neutro. Per uscire dalla crisi bisognerà portare in porto il vaporetto della vittoria: sempre che chi guida non si sia dimenticato la strada principale…
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f.m.
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