Bonazzoli e Bianchi confezionano un pareggio, in una bella partita giocata da due ottime squadre.
La squadra amaranto, questa volta, non ce la fa a superare l’ostacolo tra le mura amiche. Il terzo pareggio casalingo della stagione tuttavia, conferma la bontà del collettivo reggino, e ne autentica la prestigiosa posizione in classifica .
Primo tempo intenso e ben giocato da entrambe le formazioni, con ritmi vertiginosi ,pressing costante e grande desiderio di superarsi . Tatticamente il Torino si presenta al Granillo con il solito modulo di mister Lerda : un 4-2-3-1 nel quale determinante è la posizione dei due esterni, Lazarevic a sinistra e Scaglia a destra, con Sgrigna a “galleggiare” tra difesa e centrocampo avversario . La risposta di mister Atzori è con il posizionamento difensivo di Cosenza nel posto di solito occupato da Adejo a sua volta avanzato a laterale destro, per contrastare l‘esterno sinistro ospite, e Barillà confermato a sinistra con il ritorno di Bonazzoli dal primo minuto . Un 3-5-2 ,ma con Missiroli che attacca da destra perché da quella parte Zavagno ,rispetto a D’Ambrosio, sembra essere l’anello debole difensivo ospite.
La partita si accende in un amen ed al quarto minuto Bonazzoli ,su perfetto cross di Barillà, di testa disegna un parabola perfetta che supera il portiere ospite . Reggina che a questo punto dovrebbe controllare la partita con più serenità ma ,paradossalmente, diventa leziosa , presuntuosa e troppo disinvolta nelle uscite difensive, e su una di queste ,al tredicesimo minuto, consente il pareggio di Bianchi. Successivamente, l’uscita dal campo per infortunio di entrambi i marcatori arreca un danno maggiore agli amaranto. Più possesso palla granata ma qualche occasione da goal in più per i reggini, con il primo tempo che termina 1-1.
Secondo tempo che si accende a sprazzi . Inizia con più verve la Reggina, che pressa per almeno venti minuti costringendo il Toro ad indietreggiare. Nelle poche occasioni nitide create tuttavia, manca la “lucidità” ed il “killer istinct” degli attaccanti amaranto. Poi gli uomini di Lerda mettono la testa fuori e portano qualche pericolo a Puggioni, bravo a sventare . Atzori ,pur non cambiando l’impostazione tattica,tenta di modificare l’inerzia con gli ingressi di Laverone e Sy per Adejo e Zizzari, mentre l’allenatore ospite risponde con l’ingresso di Berlinghieri per Scaglia, con il nuovo entrato che assume la posizione centrale e Sgrigna che passa a sinistra .Toro più pericoloso nel finale, anche se la Reggina prova a ribattere fino all’ultimo. Il fischio finale, manda definitivamente agli archivi il pareggio.
Considerazioni : Risultato sostanzialmente giusto, frutto di una partita ottimamente interpretata da entrambe le contendenti, che confermano le ambizioni dimostrando di possedere sia impianto di gioco, sia carattere e determinazione a perseguire un traguardo . Torino con più qualità , Reggina con più personalità. Questo risultato va interpretato con spirito positivo, perché consente di immagazzinare un punto importante, di conservare il posto in classifica e di guardare al prossimo appuntamento contro il Novara senza paura . 28 punti dopo quindici giornate sono “un passaporto” sufficiente per continuare a CREDERE in questa piccola GRANDE squadra !
Sandro De Raco
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