Nell’ambito dell’iniziativa “la Reggina veste Armani”, che ha visto i giocatori amaranto presenziare in un noto negozio del corso Garibaldi, Giacomo Tedesco ha fatto il punto della situazione per quel che concerne l’attuale momento suo e della Reggina. Ecco i passaggi salienti delle dichiarazioni rese dal centrocampista.
Il rientro in campo col Portogruaro- E’ andata bene, siamo riusciti a spuntarla nel finale. Sapevo che Colombo era bravo di testa e ho battuto la punizione dalle sue parti. Lui e Missiroli hanno fatto il resto egregiamente.
A disposizione del gruppo- Nessuna polemica per il mio scarso utilizzo. So che non sarà possibile giocare sempre, il mister è stato chiaro quando ha parlato di 26 titolari e nessun intoccabile. Io mi alleno con impegno e cerco di farmi trovare pronto, se poi devo giocare tutta la partita o solo uno spezzone non importa. Si è visto venerdì che può bastare un attimo per cambiare la partita.
La stima di Atzori-Ho letto l’intervista del mister, in cui parlava di un Tedesco utile anche come guida per i più giovani, e devo dire che questi attestati di stima mi hanno fatto molto piacere. Ha detto anche che al momento vede meglio altri giocatori nel mio ruolo, ma rispetto le sue scelte senza problemi. Quanto ai miei compagni più giovani, se posso dare una mano con la mia esperienza lo faccio volentier.
In 4 per un posto- Io in campo martedì al posto di Rizzo? me lo auguro, ma ripeto le scelte non spettano a me. Io fino alla rifinitura cercherò in tutti i modi di guadagnarmi il posto, ma lo stesso faranno anche Montiel, Barillà e Castiglia. Tanti allenatori dicono di scegliere in base all’allenamento settimanale e poi si smentiscono, Atzori in questo è onesto, e nella partita da spazio a chi vede meglio in allenamento. ”.
Duttilità- Ritengo di poter giocare sia con Rizzo che con Viola. Diciamo che ho un gioco più simile a quello di Viola, visto che entrambi teniamo di più la palla rispetto ad altri compagni. In ogni caso, dipende anche dal tipo di gara che si presenta.
Un’altra musica… –Quando sono tornato a Reggio, a gennaio dell’anno scorso, la situazione non era delle migliori: probabilmente qualche giocatore sceso dalla serie A pensava di poter fare un boccone degli avversari, e questa convinzione l’ha pagata a caro prezzo. In questo torneo invece , grazie anche all’innesto di giovani grintosi e determinati, la squadra si è adeguata alle caratteristiche che la serie B richiede, vale a dire meno qualità e più corsa e dinamismo. I risultati per il momento ci danno ragione, speriamo di continuare così.
Lorenzo Vitto-Pasquale Romano-Reggionelpallone.it
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