All’Hinterreggio Village è tempo di conferenza stampa. A commentare “ a mente fredda” la vittoriosa gara interna contro il Messina, ecco il Presidente Pellicanò, in funzione del silenzio stampa della parte tecnica della società.
“Ho visto la cattiveria giusta. I ragazzi hanno dato vita ad una gara non tanto spettacolare sul piano del gioco, quanto sull’intensità agonistica messa in campo fin dal primo minuto. Contro il Messina mi ha fatto piacere che abbiamo trovato la vittoria, sia per l’importanza che questa riveste dopo due sconfitte consecutive, ma anche e soprattutto per il blasone della società giallorossa. Sono stato per altro molto contento per la tranquillità con cui i tifosi (reggini e messinesi) hanno preso parte alla partita, senza creare disagi. Magari fosse sempre così”.
Nelle due sconfitte subite qualcosa però è venuto meno “È mancata la cattiveria giusta. Abbiamo preso dei gol evitabili e c’è stata anche un pizzico di sfortuna, mi riferisco in particolare alla gara persa in casa contro l’Ebolitana. Se segni il rigore è tutta un’altra partita. Peccato. La cosa positiva è però che gli errori commessi, i ragazzi li hanno metabolizzati, recepiti ed anche il Mister sta lavorando bene a riguardo per fare migliorare la squadra”.
L’impegno visto contro il Messina, è stato ndeterminante“Io credo che i miei ragazzi avevano la voglia di rivalsa, dopo le opache prestazioni delle ultime due settimane. Per tanto credo che qualsiasi altra compagnie ci fosse capitata davanti, sono sicuro che la squadra avrebbe fatto la stessa identica gara, tutto cuore ed intensità”.
Una vittoria che da il morale giusto per affrontare la trasferta di Melito: “Come sappiamo i risultati positivi, ed in particolare le vittorie, danno entusiasmo a tutto l’ambiente. A Melito sono sicuro che i ragazzi daranno vita a 90’ spettacolari.
Continuità: “È logico aspettarsela e pretenderla dalla squadra anche per ambire a quello che è il nostro obiettivo stagionale, e cioè ottenere qualcosa di più rispetto ad una semplice posizione che ci dia la salvezza a fine campionato. Anche per questo motivo siamo andati in silenzio stampa, non per qualcosa contro voi giornalisti (che ringrazio per l’eccellente lavoro che state svolgendo), ma perché magari i calciatori potevano deconcentrarsi dai loro reali compiti e cioè andare i campo e dare in ogni gara il massimo”.
Fabrizio Cantarella
Commenti