3 Giugno 1956: il primo atto di Reggina-Pescara, ha un sapore davvero particolare. In quell’occasione infatti, i ragazzi guidati da Oronzo Pugliese affrontano gli adriatici nel ritorno degli spareggi promozione, di quella che all’epoca si chiamava IV Serie. In quell’occasione il match terminò 0-0, ma forti della vittoria per 0-2 all’Adriatico, gli amaranto ebbero la meglio, e alla fine furono promossi in serie C.
Dopo di allora, la sfida tra calabesi e abruzzesi si disputa fino a fine anni ’80 nella serie C1 girone B. Fino al 1964, per ben 5 volte consecutive gli amaranto saranno capaci di rimandare sistematicamente a casa battuti i biancazzurri. Nel 58-59, la Reggina guidata da Kossovel si sbarazza degli avversari con un secco 2-0, con gol di Magni e Bertolaccini. Seconda vittoria nel 59-60, alla fine del girone di andata, con la compagine di Bosi che si impone 1-0 grazie al gol di Ferulli. Il tris, nel 60-61: in panchina c’è Sentimenti, in campo le reti di Navone e Lavalle portano ad un altro 2-0.
La striscia dei 5 successi consecutivi, viene perfezionata tra il 61-62 e il 62-63. Nella prima occasione, la Reggina affossa gli abruzzesi con un secco 3-0 alla penultima giornata, in quella che si può definire la classica gara di fine campionato: in rete, per la squadra di Rigotti, vanno Pistacchio, Smeriglio e Gatto. Nella seconda invece, gli amaranto di Di Gennaro a 6 giornate dalla fine ottengono una preziosa vittoria in chiave salvezza, affossando le speranze di promozione del Pescara: gli ospiti passano in vantaggio, ma le reti di Mastrotoraro e Valsecchi valgono rimonta e 2-1 finale.
Come detto prima, nel 63-64 l’undici adriatico spezza la serie nera, strappando alla Reggina di Zavatti lo 0-0. La marcia vittoriosa, riprende però nel 64-65: la “meravigliosa creatura” di Maestrelli, capace a fine anno di portare la B a Reggio per la prima volta, si dimostra troppo forte per gli ospiti, che soccombono per 2-0 a seguito dei gol di Camozzi e Santonico.
Dopo 7 sfide di fila, le due squadra si perdono nei meandri del tempo e delle categorie, per rincontrarsi a ben 18 anni di distanza. E’ la stagione 82-83, con la Reggina di Sbano che, a 7 giornate dalla fine, impatta 0-0 col Pescara di Rosati. A fine stagione, gli amaranto si ritroveranno in C2 a causa della classifica avulsa, mentre gli abruzzesi, di contro, festeggeranno la promozione in serie B.
Nell’89-90, il match va in scena per la prima volta nella serie cadetta. Dopo un avvio così cos’, gli amaranto di Bolchi stanno facendo sul serio, e Reggio torna a sognare la serie A. Il Comunale è gremito da quasi 15.000 spettatori (nella foto, la vecchia Curva Nord ritratta in quella domenica) mentre le 2 tifoserie, che sembravano poter diventare amiche dopo lo spareggio che la Reggina di Scala aveva giocato proprio a Pescara, rompono in malo modo a causa del successivo gemellaggio che aveva unito i biancazzurri al Messina. In campo, Paciocco e Simonini stendono il “delfino” in nemmeno 1 ora di gioco, e a nulla vale per i ragazzi di Castagner la successiva rete di Pagano. Finisce 2-1, per gli abruzzesi lo Stretto continua a rappresentare un vero tabù.
La musica resta la stessa ,anche nel 90-91. La Reggina alla fine di quella stagione retrocederà, ma alla 2^ di ritorno (Ciccio Graziani in panchina) un bolide di Scienza al 18’ e un’inzuccata vincente di capitan Attrice in apertura di ripresa regaleranno il 2-0 ai danni della compagine pescarese, allenata all’epoca da Galeone.
La storia si chiude tra il ’95 e il ’99, con altri 4 incontri disputati tutti in serie B.. Nel 95-96, una Reggina che sembra ormai spacciata batte il Pescara per 1-0 a 3 giornate dal termine, con gol del solito Aglietti: quella che sembrava una vittoria inutile, si rivela invece il primo di 4 successi consecutivi, che regaleranno alla squadra di Gagliardi un’incredibile salvezza al photofinish.
Il 22 Settembre del ’96, arriva il primo e finora unico successo del Pescara, che sbanca il Comunale col punteggio di 2-3. Visentin al 65’ risponde a Di Giannatale, ma subito dopo Gelsi e Giampaolo riportano avanti i biancazzurri di Delio Rossi. A tempo scaduto Visentin trafigge ancora una volta la porta avversaria, ma la doppietta dell’attaccante veneto non servirà a mister Buffoni per evitare la terza sconfitta in altrettante gare.
Davvero scialbo il pareggio a reti bianche del 97-98, con il Pescara di Viscidi che in quell’occasione scese a Reggio per fare le barricate, e riuscì nel suo intento concedendo pochissimo alla Reggina di Colomba.
A chiudere il nostro “viaggio nel tempo”, il 3-0 rifilato agli adriatici di De Canio nel 98-99. Si gioca la terz’ultima di andata, e oltre al crescente entusiasmo verso la squadra di Gustinetti, sugli spalti cresce a dismisura anche l’antipatia verso i tifosi ospiti, che nell’occasione possono contare sul supporto dei gemellati messinesi. La partita è senza storia, dato che nel giro di soli 17 minuti prima Martino batte il portiere ospite sfruttando una corta respinta dello stesso, e poi Lambertini, nel tentativo di anticipare Artico, infila la propria porta. Il dominio amaranto è suggellato al 66’, da una sventola su punizione di Sussi.
Ferdinando Ielasi- Reggionelpallone.it
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