E’ caduta la capolista: questa la notizia della settimana, dopo che il Montalto, protagonista di 4 vittorie
consecutive, ha perso sia la leadership solitaria che l’imbattibilità, sul campo della Nuova Gioiese. I viola, dal canto loro, tra le mura amiche si sono confermati squadra difficilissima per chiunque, e questa pesantissima vittoria targata Musumeci potrebbe decisamente rilanciare le quotazioni del team guidato da Nocera. Restando nella Piana, permangono le difficoltà della Palmese: il punto strappato a Bovalino è sicuramente un “brodino caldo” che dà morale, ma numeri alla mano, non può non risaltare la mancanza di vittorie, unita alle palesi difficoltà dell’attacco(un solo gol in 5 partite).
Restando in tema, il Bocale vive un’altra giornata da dimenticare, e si ritrova costretto a rinviare i programmi di riscossa. I biancorossi continuano a soffrire l’impatto con una realtà completamente nuova come l’Eccellenza, in cui i limiti di esperienza li paghi a carissimo prezzo. Probabilmente però, il problema non è solo quello, e quest’ultima considerazione è supportata proprio dal cammino della squadra che ha espugnato per 1-2 il “Campoli”, ovvero il Guardavalle. Anche i giallorossi sono infatti una matricola, ma rispetto al Bocale hanno già 7 punti in più; la differenza tra le due squadre si è notata anche in campo sotto il profilo dell’organizzazione e della solidità, così come ha ammesso a fine partita, molto sportivamente , lo stesso mister Arcidiaco.
La copertina della 5^ giornata, la merita l’incredibile rimonta del Castrovillari, o se preferite il suicidio collettivo del Rende. L’esito di una gara che pareva non avere più storia, con gli ospiti agevolmente in vantaggio per 0-1, è stato letteralmente trasformato sui titoli di coda, grazie ad una squadra, quella rossonera, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Morelli all’88’ e Kane al 94’ firmano il sorpasso, e beffano un Rende che scivola sempre più giù.
Infine, le due facce di Sersale. Gli uomini di Rosati compiono una grande impresa andando a violare il difficilissimo campo dello Scalea, mentre quelli di Trapasso cedono in casa allo spumeggiante Acri (che diventa così capolista insieme al Montalto), e rimangono ultimi con 0 punti. Speriamo non si offenda nessuno, ma la domande che ci facciamo, in casi come questi, sono sempre le stessa: siamo sicuri che una fusione non garantirebbe all’intero paese un futuro calcistico migliore, concentrando adeguatamente energie e risorse? Che senso ha creare più di una squadra all’interno di piccoli centri e categorie minori? Qualcuno ce lo spieghi, perché sinceramente, anche guardando le miriadi di squadre reggine, non siamo ancora riusciti a capirlo…
Ferdinando Ielasi- Reggionelpallone.it
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