Il pensiero dei protagonisti ai microfoni di reggionelpallone.it
Il derby ha regalato mille emozioni: quattro gol, un rigore sbagliato e il pareggio della Gallicese all’ultimo assalto. Ecco i commenti a caldo.
Scevola (All. Catona): “E’ stata la partita che tutti ci aspettavamo. Agonisticamente ottima ma sempre nei limiti dello sport. Una bella partita. Dopo il loro vantaggio abbiamo avuto una reazione da grande squadra segnando due gol in venti Minuti. Probabilmente dopo il rigore sbagliato qualcosa è cambiato: loro sono saliti sul piano psicologico e alla fine hanno trovato il pareggio. Per noi è comune un buon punto visto che giocavamo fuori casa, anche se resta l’amaro in bocca per come è arrivato”.
Martedì alla ripresa degli allenamenti potrebbe esserci un confronto fondamentale tra tecnico, squadra e società, sul futuro dello stesso Scevola, anche se il tecnico non conferma assolutamente le voi di dimissioni circolate prima del match
Soddisfatto il presidente della Gallicese Natale Gatto: ” Incontravamo una squadra costruita per vincere. Sono soddisfatto perché la squadra non ha mai mollato, fino al novantesimo. Questo risultato, che speriamo sia l’inizio di una buona serie, ci ripaga degli enormi sforzi che stiamo facendo con la nuova dirigenza. Noi come società non possiamo rimproverarci nulla. Dopo un periodo non certo felice stiamo cercando di riorganizzarci al meglio mantenendo tutte le promesse date. Speriamo che adesso anche la squadra risponda per quello che la società sta facendo. Sono molto contento del risultato e soprattutto della bella giornata di sport vissuta oggi a Villa”.
Prima vittoria per la Bagnarese del copresidente Musumeci. “E’ stata la vittoria del cuore. I ragazzi ci tenevano a cancellare lo zero in graduatoria che pesava come un macigno. Dedico questo successo alla squadra e al tecnico e a tutta la città di Bagnara. I ragazzi meritano il meglio. iI nostro obiettivo è quello di mantenere la categoria e far riavvicinare la gente di Bagnara alla Baganrese. La squadra è un bene della città, come la Torre Ruggero”.
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