Una storia breve, segnalatasi più che altro per motivi extracalcistici. Sono solo cinque i precedenti della Reggina in terra ciociara, ma quanto successe nella stagione 87-88 fa del match di dopodomani uno dei più sentiti dalla tifoseria amaranto. Questa però , è una storia che racconteremo più avanti…
Il debutto amaranto a Frosinone, è datato 13 Ottobre 1974: si gioca la quarta giornata del campionato di serie C, e la Reggina di Regalia pareggia per 0-0 in casa dei gialloblù. Le sbiadite cronache dell’epoca, raccontano di una superlativa prestazione del portiere reggino Castellini, autore di almeno 4 interventi strepitosi.
Il match ritorna dopo nove anni, e stavolta si gioca in serie C2. E’ il 27 Ottobre 1983, con gli amaranto di Tobia che si presentano al cospetto dei gialloblù forti di un inizio da record: squadra imbattuta dopo 9 turni, grazie a 8 vittorie (Ischia, Latina, Paganese, Sorrento, Nocerina, Grumese, Alcamo e Turris) e un pareggio (Siracusa). Quell’autentico rullo compressore tuttavia, nell’occasione non riuscì ad imporsi in casa del meno quotato avversario,anche se il portiere amaranto Giordano visse un pomeriggio di quasi totale relax, mentre sull’altro fronte Spinella, entrato nel finale, si divorò un gol a porta praticamente spalancata, fallendo così l’occasionissima per sbloccare lo 0-0. Per la cronaca, la Reggina a fine anno conquistò 50 punti su 68 disponibili, e stravinse il campionato. Solo il Licata riuscì a battere la compagine di Tobia, sconfiggendola 2-1 sia in Sicilia che in Calabria.
Terzo atto il 20 Ottobre 1985, ancora in C2. Nuovamente retrocessa, la Reggina di Caramanno fa visita al Frosinone alla quinta giornata: gli amaranto partono male, e al 35’ incassano il gol gialloblù, firmato da Monaldo. Nella ripresa, arriva l’improvvisa sfuriata amaranto, con Crucitti che pareggia dopo un solo quarto d’ora, e Perfetto che completa l’opera proprio a tempo scaduto, sfruttando l’assist vincente di Figliomeni. Finisce 1-2: galvanizzati da quella vittoria, Perfetto e compagni realizzeranno un filotto di altri 10 risultati utili consecutivi, e a fine anno si ritroveranno di nuovo in serie C1.
Il 19 Ottobre 1987, ecco la “partita incriminata”. Si gioca la quinta giornata della C1 girone B, e la truppa di Nevio Scala ha già fatto esplodere l’entusiasmo del popolo amaranto, raccogliendo 4 risultati utili di fila e battendo nel doppio turno casalingo sia Monopoli che Campania. Arrivati a Frosinone alle prime luci dell’alba, i supporters reggini al seguito entrano in contatto con un gruppo di tifosi locali, anche per via dello storico gemellaggio che li lega al Latina, rivale storica del Frosinone. Dalle semplici scaramucce, si passerà ben presto allo scatenarsi di una autentica guerriglia urbana, con la polizia che mediante l’uso dei lacrimogeni costringerà gli ultras reggini ad abbandonare il settore ospiti loro riservato, per evitare scontri ancora peggiori. Nonostante questo, i tafferugli tra opposte fazioni andranno avanti per molto tempo ancora, nuovamente fuori dal “Matusa”. Per quanto riguarda il calcio giocato, la Reggina incasserà la prima sconfitta in terra laziale, perdendo 2-1. A decidere la contesa è una rete di Berardi al 41’ del primo tempo, dopo che Vincenzino Onorato al 28’ aveva ripreso l’iniziale vantaggio locale, firmato al 9’ da Malaman. A nulla servirà il successivo assedio dei ragazzi di Scala, che nella ripresa si riverseranno nella metà campo del Frosinone senza però trovare il guizzo del 2-2.
Chiude il cerchio, la gara dello scorso anno, andata in scena per la prima volta in serie B.. Stavolta non si gioca ad Ottobre, come sempre accaduto in precedenza, ma bensì il 22 Settembre. Il solo punto raccolto nelle due gare interne con Vicenza e Cittadella, ha subito gettato parecchie ombre sulla Reggina di Novellino, che per non entrare in crisi deve assolutamente fare risultato in casa del Frosinone di Moriero, autentica rivelazione del primo scorcio del torneo cadetto. A precedere il match, nuovi scontri tra le 2 tifoserie: il bollettino è meno grave di quello dell’87, ma la notizia degli incidenti del “Matusa” fa comunque il giro d’Italia, testate nazionali comprese. In campo, una partita brutta come poche si decide nello spazio di 30 secondi: al 12’ della ripresa infatti, Bonazzoli da mezzo metro grazia Sicignano con un colpo di testa che più debole non si può, e sull’immediato capovolgimento di fronte Santos completa il disastro amaranto con un disimpegno da museo degli orrori, che consente a Troianiello di involarsi verso Cassano e mettere in rete. La Reggina crolla: Lanzaro lascia i suoi in 10 beccandosi 2 gialli nello spazio di 7 minuti, mentre all’80’ Basha approfitta della papera di Cassano, che non riesce a trattenere la debole conclusione di Tavares, e a porta vuota firma il definitivo 2-0.
Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
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