Il Top : Le imbattute. Fatta eccezione per la capolista Siena, applausi per Crotone ed Empoli, le sole ad essere ancora imbattute dopo sei giornate. Proibitivo il compito di Menichini; cercare di non far rimpiangere Lerda, senza poter contare sui vari Galeoto, Morleo, Gabionetta. Invece il Crotone si sta ripetendo sulla falsariga dello scorso campionato, mettendo in mostra giovani come Napoli, autore di una doppietta nell’ultimo match. Funziona anche il progetto empolese, un mix di giovani ed esperti messo in mano all’esordiente Aglietti: proprio uno dei più navigati (Stovini) realizza il gol partita che permette alla formazione toscana di volare al terzo posto. Punto di forza la difesa, appena tre i gol subiti, solo l’Atalanta ha fatto di meglio.
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Pasquato e Bertani, capocannonieri. In un campionato che annovera i vari Bianchi, Tiribocchi, Succi e Calaiò, ecco i capocannonieri che non ti aspetti, entrambi a quota 5. Pasquato, scuola Juve, sembra essere uscito da un master diretto dal professor Del Piero. Ancora una volta due punizioni vincenti; la prima rocambolesca finisce in rete dopo due deviazioni, la seconda ha una traiettoria che ricorda da vicino il capitano bianconero. Per un campionato da vero protagonista, serve il guizzo proveniente da un azione e non da gioco fermo. Bertani è il protagonista del secondo tempo novarese, uscito dagli spogliatoi trasformato. Tesser azzecca il cambio inserendo Gonzales al posto di Rubino, la coppia promozione è cosi ricomposta è arriva subito un uragano di reti, ben quattro in poco più di venti minuti. Del Livorno rimangono solo le briciole, Bertani continua a stupire con le sue reti e le giocate, tanto da attirare su di sè l’interesse di alcune squadre di serie A. Â
Il Flop : Livorno. La squadra di Pillon ricorda da vicino la Reggina della passata stagione, sembra non essersi calata appieno nella mentalità della serie cadetta, di non cogliere le profonde differenze tra A e B. Non a caso è uscita nettamente sconfitta da Novara, esempio di una neopromossa che ha colto al volo le caratteristiche che la B richiede. Tavano è l’esempio perfetto delle difficoltà dei livornesi: in altri campionati l’attaccante aveva trascinato empoli e livorno in serie a, quest’anno invece non riesce a ripetere i campionati precedenti, colpa sua ma non solo. Anche i centrocampisti (su tutti Pagano, Schiattarella e Barusso) non riescono ad incidere, venendo ultimamente spediti in panchina. Per Pillon adesso uno scherzo del destino: potrebbe essere la cara Ascoli (nell’anticipo di venerdi trasferta nelle marche per il Livorno) a costargli la panchina, Spinelli sta perdendo la pazienza.
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Torino: sconfitta in terra abruzzese per i granata, provenienti da un buon momento. Brucia sia la sconfitta (primo successo per la squadra di Di Francesco, doppia beffa) sia il deciso passo indietro sul piano del gioco e della grinta. Non va la difesa, per chi vuole tornare in serie A sono troppi sei gol subiti in otto partite, serve trovare un assetto difensivo preciso, accanto ad Ogbonna sono pochi i punti fermi del reparto arretrato. Davanti, Bianchi procede a corrente alternata, sarà difficile per l’attaccante bergamasco ripetere la scorsa splendida annata, finita con 24 reti all’attivo. Per Iunco una giornata storta, manca invece il vero Sgrigna, meno incisivo rispetto a quello ammirato a Vicenza. Lavoro in tutti i reparti per Lerda, che per non ricadere in una crisi che avrebbe del preoccupante non può mancare l’appuntamento con i tre punti nel prossimo turno contro il Portogruaro.  Â
Pa.Rom.
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