L’Emilia sorride alla Reggina. Dopo il Piacenza, gli amaranto servono anche al Modena un altro piatto difficile da digerire: quattro reti e vittoria strameritata. Tutte primizie di stagione. Colombo all’esordio, il primo gol di Nicolas Viola al Granillo e la doppietta di Bonazzoli, che non segnava davanti al pubblico amico dalla gara col Gallipoli. Il Modena non può imprecare a nulla. La verità è che la Reggina formato casalingo incide, mentre quella che viaggia deve correggere i marchiani errori che commette. Dunque una vittoria annunciata a conferma di una squadra che ha il timbro del suo allenatore. Il lavoro dello staff tecnico, in particolare di chi ha il compito di dosare le energie dei calciatori, e il recupero di quasi tutti gli elementi dell’organico, consentono alla squadra di avviarsi verso quella condizione ottimale che è alla base di una dignitosa ripresa. La svolta è rappresentata dalla sconfitta di Padova. Proprio così. I calciatori si sono stretti attorno al loro allenatore, dopo le esternazioni del presidente Foti. Tutto nel rispetto dei ruoli, ha risposto Gianluca nella sala stampa del Granillo. “Tanto a fare le scelte sarò sempre io”.
Adesso bisognerà guardare avanti. La Reggina sta ritrovando il miglior Bonazzoli, la sapiente fantasia di Viola e continua a proporre un Rizzo superbo. Vincente anche l’idea di Atzori, consistente nel “rivedere” le fasce, facendo rifiatare Barillà e spolverando Colombo al posto dello squalificato Laverone. In attacco accanto l’insostituibile Bonazzoli, Campagnacci e non Adiyiah: idea preziosa, come prezioso è stato il pomeriggio di Simone Missiroli. Il collettivo si completa con una difesa attenta e determinata, anche per l’inconsistenza degli attacchi modenesi, mai in partita. Gongola, quindi, il popolo amaranto, che ha masticato amaro per tutta la settimana. Al Granillo è stata sfatata una tradizione negativa lunga 41 anni. Il Modena non può considerarsi più la “bestia nera” per i colori amaranto.
Lorenzo Vitto-Reggionelpallone.it
Commenti