Dopo due esperienze da subentrato con l’Imolese Calcio 1919 prima e Unione Sportiva Sassuolo Calcio poi ( in entrambi i casi ottiene la salvezza ai play-out), Bergodi approda a club più blasonati come vice di Caso alla Lazio nel 2004 e di Gregucci al Lecce nel 2005, esperienze concluse con l’esonero degli allenatori. Dal 2005 il suo nome è legato a quello della Romania: difatti si alterna alla conduzione di ben tre club balcanici, cioè il Naţional Bucarest, il CFR Cluj e il Rapid Bucarest fino al 2007. Dal gen. 2009 è l’allenatore del Politehnica Iasi sempre in Romania. Il 14 giugno 2009 passa alla Steaua Bucarest in veste di allenatore, però assumerà ufficialmente l’incarico dal 25 giugno, succedendo a Massimo Pedrazzini. Il 18 settembre 2009 viene esonerato, in seguito al pareggio per 0-0 contro lo Sheriff. In estate la chiamata del Modena. Lo rintracciamo telefonicamente dal ritiro Montepaone.
Cosa ha lasciato la sconfitta di Crotone nello spogliatoio?
“Non ha lasciato nessun strascico, però abbiamo sbagliato l’atteggiamento e soprattutto non siamo scesi in campo con l’umiltà necessaria”.
La vetta della classifica ha giocato un brutto scherzo?
“Sicuramente è stato così perché durante la settimana, per via dei 7 punti in 3 gare, l’ambiente ha caricato fin troppo un gruppo giovane come il nostro, al punto che non siamo riusciti a mantenere i piedi per terra”.
Adesso la trasferta di Reggio Calabria, contro una Reggina ancor di più arrabbiata dopo i 4 gol subiti a Padova.
“Il nostro obiettivo è quello di portare qualcosa di utile a casa da questo doppio impegno in Calabria”.
Due squadre che intendono riscattare il turno precedente.
“Stiamo studiando bene l’avversario e rivedendo la gara vittoriosa col Piacenza dobbiamo stare attenti, senza pensare alla pesante sconfitta. La serie B è un campionato strano e siamo appena all’inizio per dare un giudizio definitivo ad una compagine”.
Come state preparando la sfida?
“Ho detto ai ragazzi di non aver l’assillo di cercare la vittoria, trovando il giusto equilibrio per giocare in modo sereno. Desidererei vedere la squadra delle prime tre giornate”.
Un giudizio sulla Reggina?
“L’abbiamo seguita attentamente, è una bella squadretta – testuale – con tanti giovani e calciatori esperti come Bonazzoli, Tedesco, Missiroli. Mi sono piaciuti i due centrocampisti Viola e Rizzo. Mancherà Laverone, un esterno che mi ha impressionato. E giocando in casa influirà il fattore Granillo”.
Modena “bestia nera” della Reggina
“I precedenti fanno parte delle statistiche e non hanno un gran significato. Voglio solo una squadra propositiva, che esca imbattuta”.
Squadra pronta?
“Lamento solo le assenze di Milani e Alfonso, ma in quest’ultimo caso siamo messi bene perché abbiamo Guardalben tra i pali”.
Su Montiel che lei ha allenato, cosa ci può dire?
“Siamo stati 8 mesi insieme al Politehnica Iasi in Romania. Un calciatore bravissimo, e mi meraviglia che non riesca a trovare spazio in questa Reggina. Con me giocava da interno in un centrocampo a 3. Mi dava qualità, oltre a possedere un buon tiro. Un ragazzo che va stimolato, lo riabbraccerò con piacere. Spero di essere stato da apripista”.
Quali gli obiettivi che vi siete prefissati?
“Arrivare a 51-52 punti prima possibile. Una squadra raffazzonata tutta in fretta dalla nuova società non può pretendere altro come primo impatto. Siamo partiti in 14 calciatori, poi sono arrivati tanti prestiti e da 40 giorni siamo assieme. La salvezza rimane il nostro traguardo da raggiungere e non dobbiamo perderlo di vista”.
Che partita prevede?
“Se ritroviamo l’umiltà persa a Crotone possiamo fare bene. Comunque la Reggina gioca in casa e cercherà di fare la partita per vincerla. Poi, ripeto, sarà trascinata dalla tifoseria”.
Lorenzo Vitto
Commenti