Brutta. Parecchio brutta la Reggina a Padova. Perde la squadra di Atzori, meritatamente almeno per quanto “non” fatto nella ripresa. Non malissimo invece la prima frazione di gioco, con Zizzari e Bonazzoli che per poco non trovano il gol e i padroni di casa che conretizzano l’unico vero pericolo creato. Eppure la squadra amaranto non inizia male e se è possibile, conclude anche meglio la prima frazione. Nel mezzo però, un passaggio a vuoto letale che permette a Succi di costruire e a baby fenomeno El Shaarawy di siglare la sua prima rete tra i cadetti a soli diciotto anni.
DOPPIA CHANCE Dopo una fase iniziale di studio che registra un tiro dalla lunga di Zizzari e con un colpo di testa fallita dal fantasista patavino, è la squadra amaranto ad avere su due calci d’angolo le occasioni per passare. Sul primo Bonazzoli sfiora il palo senza che Zizzari possa toccare in gol. Sul secondo corner è Acerbi a colpire: colpo di testa debole e Agliardi può parare facile.
BUCO CENTRALE Puggioni la sta per combinare grossa, ma riesce a rimediare. Niente può invece al 29’ quando El Shaarawy gli si presenta solo e lo infila con il numero uno in uscita nel vano tentativo di salvare il salvabile. Squadra amaranto che in occasione del vantaggio locale si fa trovare completamente fuori posizione: sia a centrocampo che sulla linea difensiva. Nessuno chiude la diagonale e il gioiellino del Genoa può festeggiare
SOLO DA LONTANO La Reggina sbanda per altri cinque minuti. Poi si organizza. L’unico tentativo è sempre di Zizzari dalla distanza. Troppo debole e centrale per Agliardi che fa cosa sua. Missiroli tenta la giocata con un tacco sotto porta che non da frutti. Si va nella ripresa con la Reggina sotto e al momento molto sterile
SCHIANTO AMARANTO Ti aspetti una Reggina tutto cuore e grinta alla ricerca del pari. Ti ritrovi una squadra scarica, fragile e impotente. Incapace di costruire e creare gioco: tutto il contrario di quanto visto nelle prime tre uscite. Il gol patavino è nell’aria. Succi ha per due volte l’occasione, ma spreca. Poi ci si mette Puggioni che trasforma in rete un cross dalla destra di Vicente, insaccandosi la palla alle spalle. La Reggina è completamente ko. Nemmeno i cambi di Atzori (Tedesco e Campagnacci per Missiroli, oggi spento e Zizzari, uno dei migliori) la svegliano. Anzi se è possibile la peggiorano. Manca la grinta, la lucidità . La convinzione.
TOPICA CALVARESE L’arbitro completa la giornataccia amaranto regalando un penalty per un discutibile fallo di Nico Viola. Succi mette il suo sigillo, Puggioni per poco non ci arriva. E non è finita qui. Succi ci prende gusto e sigla la sua doppietta. Un poker duro da digerire per la Reggina che poi dimostra immaturità con Laverone, espulso per un brutto fallo. Anche questo da evitare. Come tutto il resto d’altronde. C’è da rimboccarsi le maniche e da riconquistare umiltà e lucidità .
v. i. rnp
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