Non vanta certo una grande tradizione, la storia di Reggina-Piacenza.
Il debutto emiliano in riva allo Stretto è datato 15 Marzo 1970, in serie B: in quell’occasione, la Reggina di Galbiati impattò per 1-1 contro la pericolante formazione biancorossa, che alla fine della stagione chiuse al penultimo posto, retrocedendo. Per Vallongo e compagni invece, il campionato si concluse con un ottimo 6° posto.
La sfida, ritorna a quasi 19 anni di distanza, sempre nel campionato cadetto. La truppa di Scala è reduce dalla rocambolesca sconfitta nel derby di Cosenza, e nel tentativo di riscattarsi davanti ai propri tifosi, cinge d’assedio l’area ospite per quasi tutto il match. I ragazzi di Catuzzi invece, davanti non si vedono quasi mai (nonostante in attacco ci sia un giovane destinato a fare una grande carriera, ovvero Beppe Signori), ma alla fine riescono a strappare lo 0-0. Anche quel campionato per il Piacenza si chiuderà con la retrocessione, mentre la Reggina fallirà una straordinaria promozione in serie A , perdendo lo spareggio di Pescara con la Cremonese.
Da quel giorno, passeranno più di 20 anni prima di rivedere i biancorossi a Reggio Calabria. Il match stavolta si gioca in serie A, con la Reggina di Colomba al debutto nella massima serie. L’atmosfera è elettrica, in quanto dopo 3 turni gli amaranto sono ancora imbattuti, e per di più una settimana prima, a Bologna, hanno ottenuto il loro primo successo. La partita vive di pochi lampi e tanti duelli a centrocampo, finché a far esplodere i 25.000 reggini ci pensa Bruno Cirillo, il quale al minuto 86, sugli sviluppi di un angolo scarica alle spalle di Roma un tiro degno dei migliori rapinatori d’area. L’ 1-0 finale consegna alla storia la prima vittoria della Reggina in serie A davanti al pubblico amico. Sempre in quella stagione, da segnalare anche una gara valevole per il secondo turno eliminatorio della Coppa Italia: le due squadre, imbottite di seconde linee, daranno vita ad uno scialbo 0-0 (gli uomini di Simoni si qualificheranno al ritorno, imponendosi per 2-0). Manco a dirlo, a fine anno la compagine piacentina retrocederà.
Vittoria in rimonta nel 2002-2003, nuovamente nella massima serie. Gigi De Canio, subentrato a Mutti, non è ancora riuscito a vincere la sua prima partita a Reggio, ottenendo tra l’altro 1 solo punto in 5 gare. La partita comincia malissimo, visto che dopo soli 13 minuti l’emiliano Boselli di testa trafigge Belardi. Sugli spalti esplode la contestazione, la Curva Sud invita ironicamente gli amaranto a uscire dal campo, per far giocare i ragazzi della Primavera. Fischiata e contestata, la Reggina si sblocca, ribaltando il risultato nella ripresa. La carica la suona Savoldi, chetra il 49’ e il 63’ prima pareggia sfruttando un lancio dalle retrovie di Vargas, e poi mette la freccia con un meraviglioso tiro al volo su assist di Cozza. Il 2-1 viene accolto come una liberazione, con Savoldi che chiama intorno a sé l’intera squadra. Il sigillo finale lo mette invece Di Michele, che trasforma un rigore concesso per fallo di mano di Mangone e sigla il definitivo 3-1. Incredibile ma vero, per il Piacenza alla fine ci sarà un’altra retrocessione…
Terza vittoria di fila nel 2007-2008, ma stavolta in Coppa Italia. I ragazzi di Ficcadenti, che solo qualche giorno prima avevano disputato la prima giornata di A, battono per 3-2 il Piacenza della coppia Secondini-Remondina. Il doppio vantaggio amaranto firmato da Cozza (meravigliosa la punizione del capitano) e Ceravolo, viene vanificatoda Bianchi prima e Guzman poi, ma a circa 15’ dalla fine Edgar Barreto stacca il biglietto qualificazione firmando il suo primo gol ufficiale con la maglia della Reggina.
Ultimo atto, lo scorso anno, quando la “finta corazzata” di Novellino gioca l’unica gara veramente all’altezza. Cacia segna il gol dell’ex sfruttando al 40’ una clamorosa indecisione di Puggioni, ma qualche minuto più tardi, dopo aver rischiato di subire il 2-0, gli ospiti pareggiano con Zammuto, che ringrazia la solita, colossale dormita di Santos e Valdez e consente alla Castori-band di pareggiare il conto.. Nella ripresa la spinta amaranto cresce: Puggioni fa il fenomeno su Bonazzoli, ma al 63’ nulla può sul tiro da due passi di Pagano, che timbra il 2-1 dopo un irresistibile spunto sulla destra di Buscè. Il Granillo spera sia l’inizio di una riscossa, e invece da lì a poco si entrerà nuovamente nel tunnel della crisi, e dopo 3 sconfitte di fila Novellino farà le valigie. La vera notizia, è che stavolta il Piacenza riuscirà a non retrocedere…
Ferdinando Ielasi-Reggionelpallone.it
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