Una splendida prova nel primo tempo, un fisiologico calo nella ripresa. Termina a reti bianche l’edizione numero 21 di Reggina-Crotone, ma senza dubbio i segnali lanciati dai “ragazzotti” di Atzori continuano ad essere incoraggianti.
Impatto devastante- Pronti via, ed è subito Reggina: irresistibile assolo di Laverone sulla destra e cross per l’accorrente Bonazzoli, anticipato di un soffio dalla retroguardia avversaria. Gli ospiti tremano, ringraziando la traversa che ferma il colpo di testa di Acerbi, susseguente alla punizione calciata da Nicolas Viola. I minuti sul cronometro sono pochissimi, ma le occasioni per gli amaranto fioccano: al 7’ Missiroli apre per Laverone, sul cui tocco Bonazzoli trova ancora una volta l’opposizione del diretto marcatore. Nemmeno trenta secondi più tardi, un imprendibile Laverone sfonda ancora sull’out di competenza, ma l’ennesimo traversone, questa volta per Zizzari, è rintuzzato da Abruzzese. Il collettivo di Atzori gira a meraviglia, le distanze tra i reparti e i tempi della manovra assomigliano ad un orologio svizzero. Al 19’ è Giuseppe Rizzo a cercare gloria , ma Concetti fa buona guardia. I rossoblù si affidano più che altro a qualche fiammata individuale: tutto inutile, la difesa a 3 sistemata davanti a Puggioni anticipa sistematicamente.
Annichiliti- Concetti vede minacce amaranto ovunque , quasi fosse un orsetto del luna-park. Menichini invece si infuria, invertendo gli esterni nel tentativo di contenere Laverone. In barba alla mossa del tecnico pisano, il laterale destro è un treno che sfonda cross in quantità industriale: al 31’, uno di questi si trasforma in un tiro che sorprende tutti, ma il palo dice no. Al 33’ si cambia fascia, non copione: Barillà inventa dalla sinistra, e Zizzari da 1 metro cicca l’occasionissima. L’ex Pescara prova a farsi perdonare al 35’ con uno splendido bolide da quasi 30 metri, ma il colpo di reni di Concetti, che alza in corner, entra di diritto nelle “parate della domenica”. Al 37’ nella lista dei rimpianti si aggiunge Bonazzoli, il quale scarica un sinistro al veleno, fermato dal palo. Otto palle gol, una traversa e 2 pali: questo l’incredibile bilancio della Reggina alla fine del primo tempo, mentre il Granillo saluta Missiroli e compagni con una autentica ovazione.
Il calo- Nella ripresa gli ospiti provano a riscrivere la storia del derby: al 1’ il colpo di testa di Ginestra è debole e impreciso, mentre al 3’ Puggioni sceglie alla perfezione il tempo dell’uscita, evitando che dinanzi a De Giorgio si possa aprire una pericolosissima autostrada. La Reggina appare meno brillante, ma non poteva essere altrimenti dopo un primo tempo a ritmi vertiginosi. Al 17’ un bel sinistro di Cutolo mette i brividi agli amaranto, spegnendosi a lato di poco. I “taccuini di casa” tornano a riempirsi solo al 27’, allorché Bonazzoli, sugli sviluppi di un angolo , spedisce alto di testa da buona posizione.
Buona volontà- La ripresa è un’altra storia, inutile negarlo. La Reggina di quest’anno tuttavia è una squadra che sa combattere, stringendo i denti nei rari momenti di difficoltà. Atzori getta nella mischia Campagnacci per Zizzari, con il nuovo entrato che intorno ala mezz’ora controlla e protegge la sfera in modo sontuoso, ma la conclusione lascia a desiderare. Al 42’ nuova mossa di Atzori, che non si accontenta del pari: fuori Missiroli e dentro Alessio Viola. Nonostante il tridente d’attacco, e I 12 angoli finali battuti, il risultato non cambia: Reggina e Crotone si dividono la posta in palio, ma quanti rimpianti per quel primo tempo…
Ferdinando Ielasi
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