Montepulciano- Allacciarsi le cinture, si parte. Prima la C2 con la Colligiana, poi la C1 con l’Arezzo, adesso la serie B con la Reggina, la scalata del giovane e talentuoso Lorenzo Laverone sembra non avere fine. L’esterno destro, fiorentino, si presenta per la prima volta davanti alla stampa, senza nessun imbarazzo.
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Allora Lorenzo, si è concluso un lungo corteggiamento, contento?
Sono felicissimo,la Reggina già mi seguiva dall’anno scorso e poi non se ne fece niente. Quando quest’anno il mio procuratore mi ha riparlato della possibilità di venire a Reggio Calabria, gli ho chiesto di chiudere il più in fretta possibile.
Un trasferimento inusuale il tuo.
L’Arezzo purtroppo è fallito, nonostante il buon campionato e il quarto posto finale, le difficoltà economiche della società l’hanno costretta a chiudere. Ero libero di scegliere quindi, e credo di aver scelto la soluzione migliore.
Il tuo ruolo specifico?
Sono un esterno destro, nel 3-5-2 di mister Atzori mi sento perfettamente a mio agio, avendo nelle mie caratteristiche sia la fase difensiva che quella offensiva.
Raccogli l’eredita di Vigiani, toscano come te, pronto per questa sfida?
Luca è un ragazzo splendido e un ottimo giocatore, ho avuto modo di conoscerlo bene durante la prima fase di ritiro, dispiace sia andato via. Il ruolo è lo stesso, cercherò in tutti i modi di non farlo rimpiangere, sfruttando al meglio questa grande occasione.
Siamo giunti quasi alla fine di questo lungo ritiro, diviso in due fasi; cosa ti ha colpito di più dei metodi di Atzori?
La grande professionalità , il mister in allenamento si dimostra meticoloso e attento ai minimi particolari. Con noi giovani poi, insiste maggiormente per inculcarci le sue idee.
L’ultima stagione della Reggina è stata fallimentare; quest’anno si riparte da una squadra ricca di giovani ed esordienti. Vi sentite pronti a riscattare l’ultima annata?
L’anno scorso quando ero ad Arezzo incontrai la Reggina in Coppa Italia. Uscimmo sconfitti e la squadra amaranto mi impressionò, visti tutti i grandi nomi che metteva in campo. Poi la stagione ha preso una piega inattesa, è stata la dimostrazione che nel calcio i nomi non bastano. Noi giovani dovremo mettere qualcosa in più, sotto il piano della grinta e della determinazione.
Domenica arriva l’Alessandria, vi sentite pronti sia tatticamente che fisicamente?
Abbiamo lavorato tanto, e gradualmente siamo arrivati ad una buona condizione fisica. Oggi giocheremo l’ultima amichevole, utile per affinare ulteriormente gli schemi.
Gli esterni nel 3-5-2 devono occupare tutta la fascia, quindi per te c’è bisogno ancora di più di una buona tenuta fisica che ti sostenga durante la lunga stagione di serie B.
Lo so, come ruolo probabilmente è il più dispendioso, ma ci sono abituato. Essendo un giocatore agile e scattante entro facilmente in condizione, toccherà a me poi allenarmi al meglio durante l’anno per non sentire il peso della fatica.
Fuori dal campo di gioco, chi è Lorenzo Laverone?
Sono un ragazzo normale, mi piace ascoltare musica o chiacchierare con i miei compagni. Inoltre studio, sono al quarto anno di economia, vorrei continuare anche se a Reggio Calabria non c’è la stessa facoltà .
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Le speranze dei tifosi, la voglia di riscattare una stagione amara passa anche attraverso l’entusiasmo di ragazzi come Laverone. Nel recente passato l’esperienza (forse troppa) ha fallito, la Reggina prova a risalire affidandosi alla meglio gioventù.
Dal nostro inviato Pasquale Romano
(foto: Piero Idone)
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Reggionelpallone.it
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