L’allenamento finisce al tramonto, tutti i giocatori,alla spicciolata, vanno sotto la doccia. Due figure, sullo sfondo, si danno battaglia in un infuocato uno contro uno a calcio tennis, l’arrivo dell’oscurità non basta a placare la sfida . “è fuori!” “no è buona che dici, tre a zero.” I duellanti non ci stanno a perdere, servirebbe giusto l’occhio di falco elettronico utilizzato sui campi di tennis per metterli d’accordo su questa o quella palla. Il ritiro è anche questo: tanta fatica, tanto lavoro, ma un attimo di svago è utile al benessere psicofisico, a scaricare la tensione. Colpo di testa respinto, tiro al volo e punto, la partita stenta a concludersi.
I giocatori sono quasi pronti a ritornare in hotel e loro ancora lì, sul campo a non voler perdere, essenza che unisce tutti gli sport. In tribuna un paio di spettatori osservano divertiti il fuori programma, che arriva alla conclusione. Chi ha vinto? C’è da scommettere che Gianluca Azori e Francesco Cozza ne discuteranno amabilmente a cena, purtroppo l’occhio di falco allo stadio di Montepulciano non c’è.
dal nostro inviato Pasquale Romano
Reggionelpallone.it
Commenti