In diretta da Montepulciano, sede della seconda fase del ritiro amaranto, Emiliano Bonazzoli è intervenuto ai microfoni dei colleghi Cambareri, Neri e Pellicanò. Ecco tutti i passaggi dell’intervista, mandata in onda circa un’ora fa da RadioTouring 104.
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Il peggio è passato- L’anno scorso venivo da 2 mesi di completa inattività , e quindi ne ho risentito durante la prima fase della stagione. Ho cominciato a stare meglio solo tra Ottobre e Novembre. Se un attaccante non può giocare con continuità per circa 2 anni e mezzo, e in più si trova alle prese con più di un infortunio, è logico che ne risente, anche perché gli mancano i 90 minuti nelle gambe. Comunque sia, da Ottobre scorso in poi non ho avuto grandi problemi, e adesso posso dire di star bene.
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Troppa fretta- Lo scorso campionato siamo partiti con la voglia giusta, ma a livello di mentalità non eravamo preparati alla B. C’è stata troppa pressione intorno a noi, perché la gente voleva arrivare subito alla serie A. Non c’è stato dato il tempo per lavorare, per correggere gli errori. Prendete ad esempio le squadre che sono salite, o che hanno fatto i playoff: erano tutti organici che lavoravano insieme da 4 o 5 anni, e questo ti aiuta moltissimo anche se, come nel caso del Sassuolo o del Cittadella, non hai grandissimi nomi. Le stesse Lecce e Cesena, hanno mantenuto l’intelaiatura precedente, aggiungendo solo qualche innesto. Certo, va anche detto che ci sono state colpe anche da parte di noi calciatori, e su questo ci assumiamo tutte le responsabilità . Insomma, abbiamo commesso errori un po’ tutti, allenatori compresi, e il risultato è stato quello di salvarci all’ultima giornata.
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Chi ben comincia…-Vedo tanti giovani, anche nuovi, che stanno lavorando benissimo, e seguono tutto quello che il mister dice in allenamento. Nessuno si tira mai indietro, e questo fa pensare a un gruppo che, magari partendo un po’ in sordina, vuole assolutamente emergere.
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Atzori- Il mister ha iniziato col 3-5-2, ma è un modulo che si può anche adattare. E’ una persona capace di fare arrivare subito la sua idea al gruppo, affinché la stessa venga attuata in campo. Così come Mazzarri, lavora benissimo sulla tattica, e cura ogni particolare: se c’è qualcosa che non ha funzionato durante un’amichevole, la fa rivedere attraverso il video, ed è normale che se analizzi per bene gli errori, hai grandi possibilità di non ripeterli più. Il fatto che sia un tecnico giovane, lo avvantaggia nello stare vicino a tutti i giocatori, dispensando consigli importanti.
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Calendario e previsioni- Giocare subito il derby col Crotone è uno stimolo in più, ci da la possibilità di arrivare alla prima giornata molto concentrati. E’ inutile fare pronostici sul tipo di campionato che disputerà la Reggina, i conti bisogna farli alla fine.
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In bilico- Mi sono trovato sempre bene a Reggio, sia con i tifosi che con la gente. Dispiace per la stagione dell’anno scorso, sono consapevole che avrei potuto e dovuto dare di più. Di sicuro, ho sempre dato il massimo per la Reggina, anche quando ho segnato pochissimo. Se dovessi rimanere, il mio apporto continuerà ad essere al cento per cento. Per il momento, mi alleno e mi impegno con un mister che mi da fiducia, anche se non sa se vado via o rimango. L’unica cosa che non voglio, è far pesare i miei problemi sui compagni.
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Reggionelpallone.it
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