Domani il giorno del verdetto. Hellas in serie B, Hellas ancora in Prima Divisione? Sul ripescaggio, la Federcalcio dirà la sua a ore. Speranze, quelle del Verona. Ad essere sinceri fino in fondo, più illusioni: «Ma noi vogliamo credere a questa possibilità perché siamo convinti che sia concreta – dice Mauro Gibellini, ds gialloblù – ed è per questo che contiamo che la situazione della Triestina sia monitorata con la massima attenzione». Già , perché il posto in B, l’Hellas, se lo gioca con l’Unione, appena retrocessa in Lega Pro, e che si dichiara certa, per bocca della sua dirigenza, di un «rientro» a tavolino. A guardare i numeri, impensabile dare torto alle voci che vengono dalla Venezia- Giulia.
I criteri che orientano il ripescaggio sono eloquenti: per il 50 percento, vale la classifica dell’ultima stagione. Per il 25 percento, la tradizione storica delle società , e, secondo la stessa quota, la media degli spettatori dal 2004 al 2009. Calcolatrice alla mano, quel che ne viene fuori, sia pure in via ufficiosa, è che la Triestina precederebbe (condizionale d’obbligo) il Verona di 1.5 punti: 35 a 33.5. Ma la graduatoria non è certa, quindi occorre attendere la segnalazione federale. Di sicuro, i vertici dell’Hellas non sono rimasti immobili. Dopo aver depositato, venerdì 23 luglio, la domanda – che consta di importi pari a 2.8 milioni di euro, di cui uno da versare a fondo perduto in favore del settore giovanile nazionale, e che saranno restituiti nel momento in cui non dovesse realizzarsi il ripescaggio -, sono stati attivati tutti i contatti del caso, per verificare la piena trasparenza delle procedure e il rispetto delle regole. Il Verona aveva pure chiesto di controllare la documentazione presentata dalla Triestina, incassando prima una cauta apertura, e dopo una netta chiusura. Nulla da fare, in quest’ambito, fino al 4 agosto, hanno detto da Roma.
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Il fatto è che la vicenda che riguarda il club alabardato ha dei contorni che fanno discutere e suscitano non celate perplessità . Fino a poche settimane fa, la Triestina era a rischio d’iscrizione persino per la Lega Pro: mancava l’attestazione dei pagamenti di alcuni stipendi. Dieci tesserati hanno rinunciato, con atto notarile, a quattro mensilità per consentire alla società di superare l’esame della Covisoc. Pratica a dir poco inusuale questa, oltre che singolare precedente per il futuro. Ma, sul piano tecnico, di eccezioni non potevano esserne sollevate, dagli organi competenti: il nulla osta è arrivato, per l’inserimento in Prima Divisione, e da lì, una volta non ammesso alla serie B l’Ancona, è partita la corsa del patron giuliano Stefano Fantinel al ripescaggio (che è stato, tra l’altro, vicepresidente di Lega proprio per la B). Con il Verona che non si è arreso. Spiega l’allenatore dell’Hellas, Giuseppe Giannini: «Seguiremo fino alla fine quel che accadrà . Quel che è accaduto a Trieste, con una squadra che prima, a quanto pareva, aveva delle difficoltà ad iscriversi alla Lega Pro e che, adesso, è pronta a ritornare a tavolino in serie B, fa riflettere ». Prosegue il Principe: «Sono episodi che dovrebbero essere sottolineati maggiormente, in particolare dalla stampa nazionale. Per quel che concerne il Verona, noi siamo qui e lavoriamo come sempre, tenendo d’occhio che succede».
Reggionelpallone.it – Corriere del Veneto del 3 Agosto 2010
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