Erano più di 7.000 ieri i tifosi dell’Atalanta, per sostenere i nerazzurri impegnati nella sedicesima edizione del trofeo Bortolotti. Curva Nod piena, tifo da brividi e tanti applausi per la banda di Colantuono, che contro il Siviglia, pur perdendo, ha fatto un figurone. L’avvento del nuovo presidente Antonio Percassi, unito ad una campagna acquisti sontuosa, ha fatto esplodere l’entusiasmo di una piazza che, ad onor del vero, è sempre stata considerata tra le più calde e passionali d’Italia. Bergamo vuole tornare grande, e per aiutare “la Dea” a riconquistare subito la A, si sta mobilitando una città intera: oltre 11.000 gli abbonamenti sottoscritti, cifra che ha consentito di polverizzare il record registratosi in B, che fu di 9.073 sottoscrizioni nel 94-95. Non contento di aver già superato gli abbonamenti dello scorso anno (poco più di 8.000) e di aver ottenuto il decimo miglior risultato della storia atalantina, Percassi ora mira al più grande degli obiettivi: superare le 17.740 tessere, primato assoluto stabilito 26 anni fa. Un sogno che non sembra impossibile, considerando soprattutto che il neo-patron, oltre a costruire quello che sula carta va considerato uno squadrone, sta proponendo ai propri tifosi prezzi stracciati.
Se Bergamo ride di gusto, Siena di certo non piange. Protagonista anch’essa di questo mercato cadetto, la società di Mezzaroma ha lo stesso obiettivo dell’Atalanta, ovvero tornare immediatamente nell’Olimpo del calcio nostrano. Il popolo senese sembra aver gradito l’operato societario, visto che in soli 2 giorni sono state sottoscritte quasi 3.500 abbonamenti. Anche in questo caso, superare il record storico di abbonamenti (8.444, cifra raggiunta l’anno scorso) non può certo considerarsi un’utopia.
Bergamo e Siena: due isole felici dell’Italia pallonara, due eccezioni al vistoso calo degli abbonamenti che si sta registrando un po’ ovunque.
Reggionelpallone.it
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