Prima conferenza stampa in amaranto per Alessio Campagnacci, intervenuto circa un’ora fa di fronte ai colleghi presenti a Saint Christophe. Di seguito, tutti i passaggi salienti della conferenza andata in onda sulle frequenze di Touring 104:
Carriera e caratteristiche- Diciamo che la carriera è stata una sorta di viavai tra Perugia, San Giovanni Val D’Arno e Giulianova, laddove ho giocato l’anno scorso. Ho iniziato giocando col 4-3-3, attaccando largo a sinistra, ma preferisco il gioco con 2 attaccanti. Posso fare sia la prima che la seconda punta. L’anno scorso ho fatto 8 gol, playout compresi, due anni fa 3 gol e tre anni fa 5 gol.
Vengo subito- Già alla fine dello scorso campionato, si erano sparse le voci circa un interessamento della Reggina nei miei confronti. All’inizio mi sembrava strano, non me l’aspettavo: appena è nata la trattativa, ho accettato di corsa. Reggio Calabria è una piazza che merita la A.
Vecchie conoscenze- Dell’attuale gruppo, conosco Rizzato e Sy, che erano a Perugia, e Verruschi, che l’anno scorso ha svolto l’inizio della preparazione col Giulianova.
Fermo ai box- Nella prima amichevole ho sentito una fitta mentre rincorrevo la palla, e mi sono dovuto fermare quattro giorni prima di iniziare a correre. Continuerò a fare corsa fino a sabato, poi a Montepulciano riprenderò a pieno ritmo insieme al gruppo. I carichi di lavoro? Si, sono abbastanza pesanti, ma è normalissimo, visto che le partite in B sono veramente tante.
Motivazioni- La concorrenza c’è ovunque: l’importante è dare il massimo in allenamento, poi sarà il mister a decidere. All’età mia è normale avere tanta “fame”: ho 22 anni, e ritengo che il boom per un attaccante sia tra i 22 e i 26.
Calcio in crisi- Ci sono molti problemi, dovuti ai pochi soldi e ai contratti troppo alti. Ho già conosciuto a Perugia il fallimento, e devo dire che dispiace vedere fallire belle piazze come Perugia o come Ancona.
La B- L’impatto non è facile, ma con gli allenamenti e le partite puoi riuscire a dimostrare quello che realmente vali. Velocità di gioco e tecnica sono superiori alla Lega Pro.
Senza paura- Le retrocesse sono belle squadre, ma noi non dobbiamo avere paura di nessuno, giocando a testa alta. I conti li faremo alla fine. Il gruppo è giovane, così come lo era quello di Giulianova dove l’età media era di 21 anni: qui però, ci sono giocatori d’esperienza che fanno comodo.
Reggionelpallone.it-fonte:Touring 104
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