Speciale Ritiro: Calcio e Sport tradizionali a Saint Christophe
La Polisportiva Saint Christophe è stata fondata il 29 gennaio 1971
Lo scopo di questa società apolitica è promuovere gli sport e le attività di svago, migliorare le condizioni fisiche e morali dei giovani grazie alla pratica di uno sport e avere un numero sempre più elevato di soci. I colori che rappresentano la società sono il bianco e il granata.
L’istituzione della Polisportiva ha permesso di riunire le tre discipline e iscrivere alla Federazione Italiana Gioco Calcio (F.I.G.C.) una squadra amatoriale di calcio di terza categoria.
L’attività della società , tuttavia, è in continua evoluzione. In effetti, è stata creata sia una squadra di minibasket (il cui numero di giocatori è in continuo aumento) sia un gruppo di tsaretoùn. Questa disciplina, praticata solo d’estate, consiste nello scendere a tutta velocità lungo le strade asfaltate della Valle d’Aosta, con dei carretti le cui ruote non sono altro che cuscinetti a sfera.
Nel 1997, alle varie attività si è aggiunto anche il palet, uno sport tradizionale che consiste nel lanciare dei dischi di ferro a una certa distanza e ottenere un punteggio, in base a regole molto simili a quelle del gioco delle bocce.
IL CALCIO
Il Saint Christophe Calcio, nell’ultima stagione ha dominato il campionato d’Eccellenza ottenendo la promozione in CND. 21 le vittore in 30 incontri, cinue pareggi e quattro sconfitte con il migliore attacco e la seconda difesa del torneo.
– L’organigramma societario –
Presidente: Corrado Feriani
Vicepresidente: Andrea Balducci
Direttore Generale: Mauro Giannini
Segretario: Rolando Muzzolon
Direttore Sportivo: Cristian Facchini
Allenatore: Claudio Fermanelli
Allenatore in Seconda: Ives D’Herin
Preparatore atletico: Ivan Ferretti
Preparatore dei portieri: Graziano Baldanzi
GLI SPORT TRADIZIONALI
Lo tsan e il fiolet sono i giochi tradizionali: lo tsan è diffuso in tutto il comune, mentre il fiolet viene praticato soprattutto a Senin.
A Saint-Christophe, gli sport tradizionali si sono sviluppati soprattutto nel dopoguerra: prima dei veri e propri campionati, venivano organizzavano incontri amichevoli tra le squadre dei vari comuni limitrofi. I membri delle squadre e i loro sostenitori utilizzavano la bicicletta per andare a Saint-Marcel o a Brissogne oppure un camioncino per andare a Trois-Villes o a Emarèse.
Soprattutto oggi, i giochi tradizionali costituiscono un momento importante di scambio e socializzazione della comunità “patoisante”: in questo ambiente, infatti, molti giovani trovano una motivazione per imparare o usare il patois e dedicarsi alle tradizioni valdostane.
Speciale Ritiro – Reggionelpallone.it
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