Â
Â
Â
Â
La Reggina ha raggiunto nella serata di mercoledì la sede del suo ritiro estivo.
Â
Â
Reggionelpallone.it vi presenta la cittadina alpina, situata a pochi chilometri dal capoluogo Aosta. Un viaggio a puntate per scoprire bellezze, storia, cultura ed attrazioni del luogo che ospiterà la Reggina nelle prossime settimane.
Â
Â
4° PUNTATA: L’antica arte religiosa valdostana
LA CHIESA DI SAINT CHRISTOPHE
La chiesa di Saint-Christophe, con il suo bel campanile del XV secolo, si erge sul fianco della collina, proprio sotto la frazione di Meysattaz.
La fondazione della parrocchia risale alla seconda metà del XII secolo, probabilmente tra il 1150 e il 1183.
Originariamente la chiesa è stata costruita con una sola navata senza volta, al contrario del presbiterio che, invece, era probabilmente provvisto di volta fin dall’inizio. I resti dei dipinti, sul soppalco della navata centrale, dimostrano che la volta è stata costruita in un secondo momento. Molto probabilmente, la volta del presbiterio è stata restaurata, in stile gotico, nel XV secolo. La volta della navata centrale dovrebbe invece risalire al XVII o al XVIII secolo.
In seguito ai lavori di ingrandimento (la costruzione delle navate laterali), la chiesa è stata nuovamente consacrata, il 22 ottobre 1843, da Monsignore Jourdain.
La chiesa ha una larghezza di 13 metri e una lunghezza 12 metri.
Attualmente, la chiesa presenta tre navate, separate tra loro da dei pilastri. Il presbiterio, provvisto di volta, è sopraelevato e l’abside è poligonale. La navata centrale è caratterizzata da volte a botte, mentre le navate laterali presentano volte a crociera.
La chiesa è dedicata a Saint Christophe, la cui festa cade il 25 luglio.
Verso la metà del XVII secolo, l’altare maggiore in stile barocco ha sostituito l’antico altare maggiore del 1616.
La Via Crucis è stata aggiunta nel 1855. I quadri, dipinti da Antonio Giacobini, si inspirano allo stile di quelli della Cattedrale di Aosta.
Nel 1925, il coro della chiesa è stato abbellito da due splendide vetrate che raffigurano San Grato e Sant’Anselmo e che sono state realizzate su richiesta del cavaliere Alexandre d’Entrèves.
Tuttavia, non si può ricordare la chiesa di Saint-Christophe senza parlare del tesoro che possiede: la pietra tombale di San Grato.
Nel 1916, grazie a una donazione di 4.200 franchi da parte di Monsignore Auguste Duc, è stato possibile riparare il tetto e abbassare e rifare completamente il pavimento. Inoltre, sono stati restaurati i tre altari ed è stata decorata la chiesa (parte dei medaglioni sono ancora visibili).
I vari lavori di decorazione sono stati realizzati dall’abile e noto pittore Auguste Artari di Verrès.
Da allora, la chiesa ha subito numerosi cambiamenti. Il coro è stato interamente trasformato. L’altare maggiore barocco si trova ora nella navata sinistra della chiesa e custodisce il Santissimo Sacramento.
Un intervento architettonico intelligente e ben riuscito ha messo in luce in tutto il suo splendore la volta ogivale in tufo, mentre il coro, privato degli ornamenti superflui, da maggiore risalto all’altare.
Queste opere di restauro risalgono al 1964-1965, anni in cui era parroco il canonico Luigi Garino.
Â
Â
Â
CAPPELLA DI SENIN
Questa cappella, dedicata a San Michele e a Santa Barbara, è stata fondata nel 1604 da Nicolas de Tillier ed è stata costruita a beneficio della famiglia De Tillier, beneficio abolito dalle leggi di Napoleone.
Troppo piccola per gli abitanti di questo villaggio, la cappella è stata restaurata nel 1910 e ingrandita nel 1913.
“Per ingrandire la cappella e darle una forma artistica migliore, alla vecchia struttura sono stati aggiunti il coro e la cantoria; sul campanile, totalmente ricostruito, è stato messo un orologio realizzato dalla casa Miroglio di Torino e per il quale, diversi anni prima, il defunto Balthazard Bal fece una donazione di 500 franchi.
I lavori di muratura, falegnameria e decorazione si sono tradotti in una spesa generale di 3.700 franchi: 1.200 sono stati pagati dal cavaliere Germain Bal, mentre il resto è stato finanziato dai fondi della cappella e dai contributi del parroco e degli abitanti del villaggio.” (Verbale di Visita del 1914).
In seguito, essa è stata chiusa poiché rischiava di crollare. Dopo i lavori di restauro realizzati dal canonico Luigi Garino, la cappella è stata riaperta ai fedeli ed è stata benedetta da Monsignore Blanchet, vescovo di Aosta, nel 1959.
La santa patrona, Santa Barbara, viene festeggiata il 4 dicembre.
Â
CAPPELLA DI SOLERREY
La cappella di Sorreley, dedicata a San Gottardo, è stata fondata da Joseph Cheney, come attestano gli atti del 26 febbraio e del 15 settembre 1772. Essa è stata costruita nel 1766 ed è stata benedetta dal canonico Perron, parroco di Saint-Jean di Aosta. Sulla trave di colmo sono incise le due date 1757 e 1816.
All’interno, l’altare di legno policromatico del XVIII secolo è decorato da tele che raffigurano la Madonna di Oropa, San Gottardo e San Giuseppe.
La cappella, privata, è stata restaurata nel 1907 ed è stata decorata dal pittore Lancia.
Â
Â
CAPPELLA DI VEYNES
Questa cappella, dedicata a San Rocco, è situata a monte del villaggio, lungo il sentiero che porta a Blavy. Sulla porta, è incisa la data 1635.
Ecco ciò che ci dice, nel 1923, l’abate Elie Andruet nella sua “Monographie de la paroisse de Saint-Christophe”:
“Questa cappella, dedicata a San Rocco, risale al periodo della peste del 1630. Essa è provvista di cantoria. L’altare è ornato da una statua di San Giuseppe, acquistata nel 1905. I dipinti, sia all’interno sia sulla facciata della cappella, sono del pittore Jean-Laurent Grange e sono stati realizzati nel 1860. L’antica campana, fusa nel 1914, è stata benedetta il 24 agosto dello stesso anno.”
CAPPELLA DI NICOLIN
Situata nel pianoro di Saint-Christophe, lungo la strada che porta a Quart, questa cappella, dedicata a Sant’Anna, è la più antica della parrocchia di Saint-Christophe.
Essa è stata costruita nel XVI secolo e la sua campana risale allo stesso periodo.
Inizialmente vi era un oratorio, ma il 16 aprile 1532 Monsignore Gazin ne autorizzò la trasformazione in cappella. La cappella è stata ricostruita nel 1741 e riparata nel 1757. Essa è stata fondata da Pantaléon Blanc (Alborum) di Nicolin.
I due affreschi della facciata, uno di Santa Barbara e l’altro di Sant’Anna, sono stati realizzati da Luciano Bartoli nel 1987, durante i lavori di restauro esterni.
CAPPELLA DEL CASTELLO PASSERIN D’ENTREVES
Abbiamo già detto del Castella nobiliare valdostano nella precedente puntata del nostro speciale.
Nell’antica torre rotonda del castello Passerin d’Entrèves a Sorreley, sorge una piccola cappella dedicata a Nostra Signora degli Angeli o Maria Immacolata e il cui altare di legno è di ispirazione gotica.
Una statua di legno del XIV o XV secolo raffigura la Vergine mentre tiene il Bambino Gesù sulle ginocchia.
La cappella è stata benedetta il 26 settembre 1849 da Monsignor Jourdain, vescovo di Aosta.
Speciale Ritiro – Reggionelpallone.it
Â
Â
Commenti