E’ il ritratto della felicità Michele Cotroneo, che dopo alcuni anni lontano da casa (prima collaboratore dell’area tecnica della Gallicese, poi mister del Santo Stefano)
torna finalmente nella “sua” Catona, per guidare l’Under 18. “Allenare per il paese dove sono nato e cresciuto- dichiara Cotroneo a Reggionelpallone.it- è l’opportunità più bella che mi si potesse presentare. Per il Catona ho fatto il tifo quando ero piccolo, ho giocato nelle giovanili e ho fatto il dirigente. Mi mancava solo il ruolo di allenatore, che ricoprirò nell’Under: per l’occasione concessami, ringrazio di cuore il presidente Violante. Si, ho realizzato uno di quei sogni che si cullano da bambini”.
Oltre che guidare i ragazzi, Cotroneo avrà anche delle mansioni all’interno della prima squadra. “Vista l’esperienza che ho accumulato in passato- prosegue- mi è stato chiesto di dare una mano d’aiuto pure per quanto riguarda la società e la prima squadra, facendo da collante tra calciatori e dirigenza. Dove può arrivare il Catona? Visti gli acquisti di un motorino di centrocampo come Borghetto e di un bomber di razza come Cambareri, credo che sognare i playoff non sia certo azzardato”. Le ambizioni per il prossimo anno, ovviamente riguardano pure l’Under. “Stiamo costruendo un settore giovanile di assoluto valore, e dopo anni di risultati deludenti vogliamo regalare tante soddisfazioni alla società. Punteremo su elementi in continua crescita, tra i quali Fotia e Fedele, la scorsa stagione con me a Santo Stefano: sono rimasto sbalordito dai progressi fatti da questi 2 ragazzi nell’ultimo anno e mezzo. Vedrete, questi ragazzi si ritaglieranno uno spazio di primo piano anche in seno alla prima squadra.”.
Infine, una “tiratina d’orecchie” al pubblico, ed una speranza inerente lo stadio. “E’ davvero triste- conclude Cotroneo- vedere venti massimo trenta persone, durante le partite casalinghe. Catona come paese merita categorie importanti, ma Catona intesa come tifoseria non si rende conto degli sforzi incredibili che sta facendo questo gruppo dirigenziale: qui c’è gente seria, che per portare avanti il calcio catonese sottrae tempo persino alle proprie famiglie. Spero di poter vedere da quest’anno molta più gente allo stadio, e restando in tema, mi auguro che il Comune, così come ha fatto ultimamente per tanti altri impianti, abbia un occhio di riguardo anche per il Pietro Reitano, che al momento versa in uno stato davvero inaccettabile”.
f.i.
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