Nino Barillà è in vacanza sulla costa Jonica, in attesa di partire a metà Luglio per il ritiro della Reggina. Oggi, sulle pagine del Corriere dello Sport, un’intervista al mancino amaranto a cura di Eugenio Marino.
Si legge:
Che stagione si è lasciato alle spalle?
Una stagione gonfia di rammarico per tutti, noi calciatori per primi, pensavamo ad un torneo importante. Invece abbiamo peccato nella mentalità che non è stata proprio da Serie B. Siamo stati penalizzati anche se, alla fine, ci siamo salvati.
Quali caratteristiche dovrà avere la Reggina per fare bene?
Mentalità giustaper un approccio corretto. Poi, determinazione, compattezza, voglia di emergere, correre e lottare. Questi aspetti dovranno accompagnarci dal primo all’ultimo secondo di ogni gara.
Atzori è l’uomo giusto per guidare la squadra in questo momento?
Assolutamente sì. Sappiamo bene che le scelte del presidente Foti sono sempre mirate e ragionate. Anche il nostro tecnico, come noi, credenel progetto Reggina. Tutti insieme, con forza, daremo il massimo per ottenere i risultati che si addicono alla nostra società .
Barillà e gli altri figli del Sant’Agata rappresentano lo zoccolo duro della squadra per il prossimo campionato. Questo, in sintesi, il pensiero di Foti. Un carico di responsabilità ?
Vuol dire che il presidente crede in noi. Vorrà dire che dovremo ricambiare producendo sul campo il massimo sforzo per raggiungere i risultati attesi.
E se Mazzarri e Bigon dovessero insistere per il trasferimento di Barillà cosa succederebbe?
Le notizia di mercato non possono che lusingarmi. Io sono reggino e gioco nella squadra della mia città . Già tanto per essere felice. Valutermo eventuali richieste con la società .
Reggionelpallone.it – Corriere dello Sport del 2 Luglio 2010
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