Gianluca Atzori, prossimo allenatore della Reggina, esprime le proprie idee circa la Reggina che verrà sulle pagine della Gazzetta dello Sport, in un’intervista a cura di Lorenzo Vitto. Modulo, idee e mercato tra Brienza e Pettinari.
Si legge:
I moduli tattici, solo numeri?
A Ravenna ho reso operativo il 4-4-2, mentre a Catania iniziai con il 4-3-3 per finire con il 3-5-2, assetto che mi piacerebbe impostare per la mia Reggina, ovviamente se avrò a disposizione gli elementi portati per questo tipo di gioco. Comunque, la difesa sarà a tre, mentre a centrocampo ed in attacco con gli stessi uomini si può variare
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Quanti calciatori ritroverà alla Reggina?
Pettinari e Rizzo sono stati con me a Ravenna, Tedesco l’ho allenato al Catania e con Brienza siamo stati pure compagni di squadra al Palermo
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Metterà il veto ad una eventuale cessione dell’attaccante?
Leggo che sono interessate Chievo, Bari e Siena. Condividerò le scelte della società . A Brienza parlerò chiaro, perchè sussiste un’amicizia vera fra di noi ed a Palermo spesso veniva a cena a casa mia. Non spenderò nessuna parola per convincerlo, deve esser lui a dirmi: Gianluca rimango, oppure voglio cambiare aria.
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Come immagina la sua Reggina?
Voglio gente motivata, perchè gli stimoli sono quelli che fanno la differenza in Serie B. Con me bisogna sputare sangue in ogni gara.
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Ha chiesto al Presidente il portiere Kosicky del Catania e il riscatto di Pettinari?
Smentisco sul portiere, mentre su Leo mi confronterò con Foti per riaverlo. Siccome hanno puntato gli occhi Udinese, Bari ed altre di serie superiore, il discorso delle motivazioni vale anche per lui. Chi desidera andare in altre piazze vada pure, Reggio non deve esser una seconda scelta.
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Com’è Atzori nello spogliatoio?
Rispetto dei ruoli e poi disciplina, regole e lavoro. Sono rigido quando occorre. Ci sono le pacche sulle spalle, così come il bastone quando necessita. I piedi in testa non me li ha mai messi nessuno. Del mio gruppo non farà parte il calciatore che si dà un sacco di arie. L’umiltà fa parte della mia cultura, la squadra deve rispecchiare l’allenatore.
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Un messaggio ai tifosi amaranto.
So della loro delusione, siamo obbligati a riportare l’entusiasmo che ha caratterizzato sempre la piazza di Reggio.
Reggionelpallone.it – Gazzetta dello Sport del 16 Giugno 2010
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