Il giudizio sui calciatori della Reggina edizione 2009-2010, compresi quelli ceduti a Gennaio. A centrocampo spettacolo Missiroli, bene Tedesco, Pagano e Vigiani. Volpi: che delusione!
CENTROCAMPISTI
MISSIROLI 7.5 (il migliore)- La vera sorpresa della stagione. Un girone di ritorno straordinario, in cui spesso e volentieri fa ammattire da solo le retroguardie avversarie, soprattutto in trasferta. Un gioco di prestigio ad Ancona che segna la svolta verso la salvezza, una rovesciata da urlo a Salerno, e un totale di 7 gol che gli valgono il miglior score della carriera. E’ lui il calciatore dell’anno, non solo con riferimento al proprio reparto, ma a tutta la squadra.
TEDESCO 7- Altro che Volpi! Arriva a Gennaio, e accende subito la luce di un centrocampo amorfo, incapace sia di verticalizzare che di cambiare il ritmo partita. Prende per mano compagni insicuri e svagati, suonando la carica. Eleganza, sicurezza e carattere, da parte di un combattente che ha sempre onorato questi colori.
PAGANO 6.5- Dopo un avvio in cui di lui ci si accorgeva solo per le sostituzioni lampo, tiene in piedi la baracca sfornando gol e assist. Nel girone di ritorno, forse attratto dalle sirene della serie A materializzatesi a Gennaio, entra però inspiegabilmente in letargo, fino a sembrare un corpo estraneo. Si sveglia giusto in tempo, per chiudere in doppia cifra e mettere la firma sulla salvezza.
VIGIANI 6.5-Anche lui, come Tedesco, si mette subito a totale disposizione di mister e compagni, sin dal primo momento che sancisce il suo ritorno in riva allo Stretto. Breda lo “schiaccia” spesso in copertura, fino a farlo diventare un difensore aggiunto. Lui non fa una piega, puntando su ciò che lo ha fatto entrare nel cuore dei reggini: sacrificio e umiltà.
BARILLA’ 6-Nei piani di Foti, doveva essere uno dei punti di forza della Reggina di quest’anno: l’idea non riesce, ma le colpe non sono solo da addebitare al ragazzo, che si dimostra tra i più devoti alla causa e col Gallipoli si regala un autentico eurogol. Di sicuro, l’annata appena trascorsa ha fugato ogni dubbio: Barillà è un interno di centrocampo, non un esterno destro.
VIOLA N. 6-Una prima giornata da ricordare, con l’inzuccata che consente di espugnare il campo di Cesena, e prolunga di qualche settimana le illusioni Estive. L’infortunio patito subito dopo rovina quello che poteva essere l’anno della consacrazione, ma nelle ultime giornate il gol a Grosseto e la prestazione con l’Albinoleffe, dimostrano che su di lui si può tranquillamente contare per il futuro.
CARMONA 5.5- Riesce a riemergere grazie ad una serie di ottime prestazioni, inanellate tra Marzo ed Aprile, che gli consentono di staccare il biglietto per i Mondiali in Sudafrica. Non si può tuttavia dimenticare un girone d’andata quanto mai opaco, in cui il cileno sembrava solo la controfigura del promettentissimo centrocampista destinato ad indossare la maglia della Fiorentina.
MOROSINI (ceduto a Gennaio) 5.5- Un talento indiscutibile, un giocatore che potrebbe stare benissimo in serie A. La sua colpa più grande, è quella di essersi “nascosto” tutte le volte in cui la Reggina è andata in difficoltà, fino a sparire dal campo. Questo, da uno bravo come lui, non lo si può proprio accettare.
RIZZATO 5- Volontà e corsa, purtroppo non bastano in un ruolo delicato come il suo. Imprecisione e poca qualità in fase di spinta, mentre in copertura alcune improvvise “dormite” si tramutano in graditissimi regali per gli avversari, che puntualmente ringraziano.
BUSCE’ (ceduto a Gennaio) 5.5- Se l’operazione che lo ha portato al Bologna non ci avesse fatto riabbracciare Tedesco e Vigiani, potremmo parlare di scelta sbagliata. Forse poteva essere gestito meglio, o quantomeno lo si poteva “aspettare” un po’ di più. In ogni caso, i suoi enormi mezzi tecnici da queste parti si sono visti troppo raramente.
VOLPI (ceduto a Gennaio) 4: L’emblema del fallimento amaranto. Alzi la mano chi non ha accolto il suo arrivo con entusiasmo: doveva essere il faro della manovra, il simbolo della rinascita, il punto di riferimento per i più giovani. Già, doveva …
CASTIGLIA SV- Ritorno-shock a Vicenza, col rigore sbagliato sullo 0-0 e la sostituzione dopo soli 47 minuti. Da lì in poi riesce solo a raggranellare 2 presenze in corso d’opera, prima del bruttissimo infortunio che lo mette definitivamente ko.
RIZZO SV- Sembra che rientri nei piani futuri della Reggina. Le 3 presenze ottenute quest’anno non ci consentono di sbilanciarci, anche se col Crotone ha destato una buona impressione.
MONTIEL SV- Anche lui, dovrebbe essere uno dei punti cardine dell’anno prossimo. I numeri d’alta scuola contro l’Albinoleffe, data la consistenza della gara, al momento non fanno testo.
f.i.
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