Già questa mattina in edicola, Calabria Ora anticipava di un “faccia a faccia” tra Foti e la squadra previsto per Giovedì. Nell’articolo di Versace viene menzionata la possibile promozione a direttore tecnico di Simone Giacchetta per la prossima stagione. Poi una disamina sulla necessità della Reggina di riscoprire quel rispetto dei ruoli che è stato alla base del suo successo nel recente passato.
Si legge:
“Il primo bivio giovedì. Allenamento che chiuderà la stagione dopo i tre giorni liberi concessi alla squadra. Saluti, abbracci, nessuna lacrima ma molto altro. Foti, infatti, in questa occasione terrà a rapporto la squadra e presenterà le linee guida societarie della Reggina edizione 2010/2011. Molti dei volti visti al Sant’Agata in questa stagione, tanto sul piano tecnico che in ambito societario, daranno l’addio. La squadra è in odore di rivoluzione, è cosa nota. Il ds Rosati, con ogni probabilità, lascerà a fine anno. La promozione a direttore tecnico di Simone Giacchetta è una possibilità”
Con Giacchetta ai vertici Breda ancora in panchina?
“Anche qualora il nuovo incarico dovesse concretizzarsi però, nonostante il nome dell’ex capitano amaranto sia legato a doppio filo con quello di Roberto Breda, difficilmente l’attuale allenatore della Reggina manterrebbe la panchina”
Resta da chiarire, a questo punto, con quale spirito ripartirà la Reggina in quello che sarà, a tutti gli effetti, il suo “anno zero”.
“Per scrivere nuove pagine felici, non sempre è necessario far il vuoto rispetto alla propria storia. Sicuramente sarà un obbligo farlo rispetto al passato prossimo di una società che negli ultimi anni ha compromesso quanto di buono era riuscita a costruire in un ventennio di lavoro. Per riprendere la strada smarrita la Reggina dovrebbe chiarire, innanzitutto a se stessa, quale sia stato il segreto della sua ascesa ai vertici calcistici nazionali”
Versace allora cita l’attaccamento ai colori sociali, la bontà di un progetto umile e basato sul lavoro quotidiano, la volontà di dimostrare le capacità reggine nell’imporsi ai più alti livelli del panorama calcistico nazionale come le chiavi del successo. Ciò che stava alla base e coordinava tutto questo, però, era…
“un produttivo, serissimo rispetto dei ruoli”
Ed in merito prosegue.
“Nel calcio, in fondo, nessuno inventa nulla. Le società professionistiche hanno una comune ossatura che resta in piedi reggendosi sulla fiducia instauratasi tra le figure societarie in carica. Che alcune di queste poltrone, alla Reggina, siano o possano esser addirittura vacanti è già di per sè un’anomalia. La Reggina non può e non deve esser l’eccezione. Almeno non in questo. Gli amaranto di fatto già oggi presentano uno degli organigrammi più snelli dell’intero panorama calcistico nazionale, dalla A alla C2”
Adesso la progettazione per la prossima stagione ed una speranza.
“Il Presidente Foti è un uomo di sport e quando ripete di aver, “capito gli errori commessi” c’è da augurarsi si riferisca proprio a questo. C’è bisogno che la Reggina ritorni a lavorare con l’oculatezza e l’armonia d’un tempo, accompagnandosi a delle figure professionali in grado di dare un apporto tangibile alla causa. Ognuno nel proprio ambito, ognuno secondo le proprie competenze, ognuno impegnato a portare il proprio mattoncino senza badare a quello altrui, se non in un’ottica di sana collaborazione. Quanto successo negli ultimi anni a Reggio Calabria non può prolungarsi oltre, ne andrebbe di mezzo la sopravvivenza stessa della Reggina”
La chiusura è dura.
“La città non è più disposta a tollerare oltre l’impostazione che la Reggina s’è arrogata il diritto di assumere”
Gianpiero Versace
Reggionelpallone.it – Calabria Ora del 1 Giugno 2010
Commenti